Arte & Mostre
ARTE E FEDE: A COLLOQUIO CON LA MADRE, CONFERENZE IN TUTTA LA TOSCANA
Dalla SS. Annunziata all’Impruneta. Diciannove appuntamenti con la Madre, cioè con le immagini mariane più amate e venerate, ma anche con la storia e la cultura della Toscana. È questo il senso dell’iniziativa della Conferenza episcopale toscana e del Centro di studi e documentazione sulla storia religiosa, «Memoria Ecclesiae», in occasione della Festa della Toscana dedicata quest’anno al tema della donna. L’iniziativa, promossa dall’Ufficio cultura e comunicazioni sociali della Cet, è stata presentata martedì scorso dal direttore di «Memoria ecclesiae» Valentino Baldacci, dal vicepresidente del Consiglio regionale, Piero Pizzi, dal vescovo delegato della Cet per la cultura e le comunicazioni sociali, mons. Mansueto Bianchi e dal curatore della rassegna, il Soprintendente per il Polo museale fiorentino Antonio Paolucci.
«Parlare di colloqui davanti alla Madre, cioè davanti a delle immagini mariane ha premesso mons. Bianchi potrebbe odorare di sacrestia. Ma non è così. In tutte le città toscane, grandi o piccole che siano troviamo un reticolato di immagini mariane che per certi aspetti impressiona e che costituisce un orizzonte stabile del vivere quotidiano di tanta gente». Considerare queste immagini come semplici «oggetti di devozione» potrebbe essere riduttivo, ha proseguito mons. Bianchi, perché «verso quelle immagini la vita delle comunità e dei singoli si volge». Allora esse diventano anche «una presenza culturale che imprime identità e comunica un sistema valoriale e quindi fa cultura e civiltà in senso lato».
Ad Antonio Paolucci è toccato poi il compito di spiegare la scelta delle singole tappe di questo itinerario che in sei mesi tocca ciascuna delle 18 diocesi toscane. Il percorso è partito mercoledì scorso dalla basilica della SS. Annunziata, con un «colloquio» affidato allo stesso Paolucci. Il santuario fiorentino occupa infatti un posto di particolare rilievo nella storia della devozione mariana. Non solo perché attorno a quell’«affreschino» di un anonimo pittore è cresciuto un grande santuario, punto di riferimento per la città e per il contado, ma anche perché i fiorentini facevano iniziare l’anno proprio dall’Annunciazione, il 25 marzo.
Ognuno dei diciannove appuntamenti, che si svolge nel luogo stesso dove è conservata l’immagine, è affidato ad uno storico dell’arte o ad un esperto di devozione mariana ed è presieduto dal vescovo. Al termine del ciclo è prevista la pubblicazione di un volume che raccoglierà tutti i «colloqui».