Pisa
Arte, al Pala Todisco di San Giuliano Terme torna la mostra “Ecce homo”
La mostra sarà visitabile dal 31 marzo al 18 aprile dal lunedi al venerdi dalle 14 alle 17.30, il sabato e la domenica dalle 14 alle 18.30

Torna – dal pomeriggio di lunedi 31 marzo, al Pala Todisco, in via del Palazzetto 7 a San Giuliano Terme (Pisa) – la mostra “Ecce homo”. Il titolo richiama l’espressione riportata nel vangelo di Giovanni (19,5) con cui Ponzio Pilato, governatore romano della Giudea, presentò alla folla Gesù flagellato.
Nove stazioni raccontano – grazie anche a giochi di luci, immagini e musica – una delle pagine più buie ( il processo, la crocifissione ) e al tempo stesso più belle (l ’annunciazione, la natività, la resurrezione di Gesù ) della storia dell’uomo.
Le tenebre, teofìa muta. Il grido di preghiera. L’incomprensione e la sfida. L’ultimo respiro. Il velo squarciato sul mistero. La confessione del centurione: “veramente costui era figlio di Dio”.
La scena culminante del percorso espositivo – che si chiude dopo venti minuti di visita – è la spettacolare rappresentazione dell’Ascensione di Cristo, ricreata virtualmente con effetti di luce e proiezioni immersive. Qui Cristo appare come un ologramma immerso in una scenografia suggestiva, realizzata con tulle sospesi.
Sullo sfondo le parole di san Giovanni Paolo II pronunciate davanti al tappeto di migliaia di volti che lo fissavano sul sagrato di piazza San Pietro: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”.
Le scenografie sono state pensate dallo studio CM srl di Novara, in particolare dall’ ingegner Claudio Mazzucchelli coadiuvato da Alessandro Bertulessi . I disegni sono di Marina Zunino . All’allestimento della mostra ha provveduto il personale della Fondazione Pala Todisco.
All’origine della mostra, però, sta un episodio di conversione. Quella dell’imprenditore Donato Antonio Todisco , a capo di uno dei gruppi leader dell’industria chimica in Italia, che a un certo punto della sua vita – racconta – «ho sentito il dovere di testimoniare la mia fede, convinto che dovremmo essere soprattutto noi fedeli laici a dover suscitare la passione per Gesù Cristo».
Commenta don Emanuele Morelli , direttore della Caritas diocesana, che ha fornito suggerimenti, idee e contenuti all’esposizione: “Ecce homo è un’esperienza multisensoriale da gustare, assaporare e vivere con il passo lento, meridiano. Un’immersione totale nell’evento Gesù attraverso immagini in movimento, musica e parole che ci portano a raccoglierci di fronte all’uomo che muore per amore. Gesù, amore non amato ma capace di amare fino alla fine, rimane la provocazione più forte, ancora oggi, per tutta l’umanità, credenti e non credenti. L’uomo innocente che vive e muore per amore, viene riconsegnato alla vita e diventa la “porta santa” attraverso la quale la nostra umanità è raggiunta dall’annuncio di una speranza nuova, una speranza che non dobbiamo tenere per noi ma che ci spinge ad essere annunciatori di vita nel nostro tempo ferito da troppi segni di morte”.
La mostra sarà visitabile dal 31 marzo al 18 aprile dal lunedi al venerdi dalle 14 alle 17.30, il sabato e la domenica dalle 14 alle 18.30. Le scuole potranno prenotare visite guidate. Per informazioni: info@palatodisco, telefono 050.8061382.
Nel Foyer di Pala Todisco sarà possibile ammirare un’esposizione collaterale, curata da Francesco Corsi di Artingenio: in mostra capolavori di pittura, come le opere di Francesco Mori, autore delle vetrate del Battistero in Piazza dei Miracoli o di altri artisti di primo piano. “Eccellenti visioni” che aiutano lo Spirito a rinascere