Sono numerose le iniziative che vengono promosse da varie istituzioni, Chiesa locale compresa, per venire incontro alle necessità delle famiglie in momentanea difficoltà. Oltre al «Prestito della speranza» istituito anche nella nostra diocesi, la provincia di Arezzo, in convenzione con la «Microcredito di solidarietà spa» di Siena e in collaborazione con l’associazione di volontariato «La famiglia» di Arezzo, ha costituito un fondo di garanzia per avviare una forma di microcredito, cioè un prestito agevolato e tagliato su misura, fino ad un importo massimo di 7.500 euro, destinato a persone in situazione di momentanea difficoltà. Non si tratta di beneficenza, ma di uno strumento finanziario agevolato che prende a garanzia i valori umani della persona che ne fa richiesta, cioè la sua onestà, la sua dignità, la sua volontà di riscatto. Si rivolge a persone fisiche «non bancabili»: ha, quindi, lo scopo di sostenere finanziariamente coloro che, oltre ad avere difficoltà ad accedere al credito bancario ordinario, sono motivati da un personale progetto di sviluppo e in grado di impegnarsi in un’attività che denoti e comporti l’uso ragionevole e consapevole del denaro. In tale prospettiva il microcredito può sostenere l’avvio di piccole attività imprenditoriali. Per la concessione del prestito si richiede, all’atto della domanda, la compilazione e la sottoscrizione di un «patto etico» con il quale il richiedente offre la garanzia la propria situazione personale. Gli operatori del microcredito sono volontari, per lo più ex bancari, che uniscono alla competenza lo spirito di solidarietà.Benito Chiarabolli