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Arriva da Gerusalemme l’olio dell’incoronazione di re Carlo e della regina consorte
La cerimonia di consacrazione ha avuto luogo nelle settimane scorse presso la basilica del Santo Sepolcro, nella Città Santa, ed è stata officiata dal patriarca greco-ortodosso, Teofilo III, e dall’arcivescovo anglicano di Gerusalemme, Hosam Naoum. L’olio, secondo quanto riportato dal sito della Corona inglese, è stato ricavato utilizzando olive raccolte da due oliveti situati sul Monte degli Ulivi, presso il monastero di Maria Maddalena e il monastero dell’Ascensione. Il monastero di Maria Maddalena è il luogo di sepoltura della principessa Alice di Grecia, nonna del re Carlo, madre del principe consorte Filippo di Edimburgo. Le olive sono state spremute appena fuori Betlemme. L’olio è stato profumato con oli essenziali – sesamo, rosa, gelsomino, cannella, neroli, benzoino e ambra – oltre a fiori d’arancio e quello che verrà utilizzato durante la cerimonia è stato preparato applicando le stesse procedure adottate per l’incoronazione della regina Elisabetta II, la cui formula è stata ripetuta per centinaia di anni e oggi sarà effettuata anche per l’unzione della regina consorte.
“Sono onorato e grato che il patriarca Theophilos III e l’arcivescovo Naoum abbiano consacrato l’olio che sarà usato per ungere sua maestà il re – ha dichiarato l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby -. Voglio ringraziare in particolare Sua Beatitudine Theophilos III per aver fornito questo olio per l’incoronazione, che riflette il legame familiare personale del re con la Terra Santa e la sua grande cura per i suoi popoli. Sono anche lieto che l’arcivescovo anglicano a Gerusalemme abbia partecipato alla consacrazione. Il mio desiderio, sin dall’inizio dell’organizzazione della cerimonia di incoronazione, è stato quello che l’olio dell’incoronazione fosse prodotto utilizzando l’olio d’oliva del Monte degli Ulivi. Ciò dimostra il profondo legame storico tra l’incoronazione, la Bibbia e la Terra Santa. Dagli antichi re fino ai giorni nostri, i monarchi sono stati unti con l’olio di questo luogo sacro. Mentre ci prepariamo a ungere il re e la regina consorte, prego che siano guidati e rafforzati dallo Spirito Santo”.
L’incoronazione del re e della regina consorte avrà luogo presso l’abbazia di Westminster . La cerimonia dell’unzione del nuovo sovrano, che sarà presieduta dall’arcivescovo di Canterbury, prevede l’uso di un’ampolla d’oro a forma di aquila col becco forato, l’Ampulla, e del “Coronation Spoon”, un cucchiaio del XII secolo, probabilmente il più antico dei gioielli della Corona. Un rituale considerato sacro e proprio per questo non sarà reso pubblico. Ma a differenza di quanto avvenne per sua madre Elisabetta II, suo nonno e il suo bisnonno, Carlo III non sarà consacrato sotto un antico e rigoglioso baldacchino sorretto da nobiluomini bensì dietro un paravento ricamato e realizzato per l’occasione. Re Carlo e la consorte Camilla arriveranno all’abbazia di Westminster in processione – nota come “The King’s Procession” – da Buckingham Palace. Dopo il servizio, il re e la regina consorte torneranno a Buckingham Palace in un corteo cerimoniale più ampio, noto come “La processione dell’incoronazione”. I due sovrani saranno affiancati da altri membri della famiglia reale. A Buckingham Palace, il re e la regina consorte, accompagnati dai membri della famiglia reale, usciranno sul balcone per concludere gli eventi cerimoniali della giornata.