Per Amnesty international l’arresto di Radovan Karadzic è una grande vittoria e un grande passo avanti verso la giustizia, ma il Tribunale penale internazionale per lex Jugoslavia ha bisogno di tempo e risorse per stabilire la verità e garantire giustizia per le vittime dei crimini di guerra commessi in Bosnia ed Erzegovina. Il Consiglio di sicurezza deve rivedere la scadenza arbitraria, imposta al Tribunale, di terminare i suoi lavori entro il 2010 – ha dichiarato Amnesty -. Sui 161 casi di persone incriminate dal Tribunale, 115 sono chiusi ma ci sono procedimenti in corso riguardanti gli altri 46 imputati. Due di essi, Ratko Mladic e Goran Hadzic, sono ancora latitanti. Il Tribunale deve avere il tempo necessario per completare tutti i procedimenti. In caso contrario, precisa l’organizzazione, il rischio è che non vi sarà tempo per esaminare tutte le imputazioni e gli eventuali appelli. Oppure, i casi potranno essere deferiti ai tribunali nazionali, su cui Amnesty nutre profonde preoccupazioni relative alla qualità della giustizia, alla capacità di proteggere vittime e testimoni e di rintracciare le prove. Nella maggior parte dei Paesi dell’ex Jugoslavia secondo Amnesty – la mancanza di volontà politica e, talvolta, persino ostruzioni deliberate continuano a bloccare le indagini e i processi nei confronti dei criminali di guerra.Sir