Pisa

Aristide Casolini, un prete letterato «maestro» del cardinale Sepe

di Caterina GuidiLa sala della biblioteca dell’Oasi del Sacro Cuore è spaziosa. Vi si trovano qualche scaffale ordinato alle pareti e un grande tavolo, quasi interamente coperto da libri e carte: le tracce dell’ultimo lavoro letterario di monsignor Aristide Casolini. 91 anni compiuti a settembre, don Aristide ci accoglie nella biblioteca, per raccontarci della sua attività letteraria e del suo ministero sacerdotale. Il «nostro» prestò servizio nelle comunità di Policastro, a Sapri, a Casal di Principe; in seguito, sul finire degli anni Cinquanta, fu rettore e preside degli studi del Seminario di Aversa (dove fu maestro dell’allora seminarista Crescenzio Sepe, oggi arcivescovo di Napoli). Prima del trasferimento a Pisa fu nominato arcidiacono emerito della Cattedrale di Aversa. «Mi trasferii in questa diocesi negli anni Ottanta; monsignor Plotti allora mi nominò vicario della parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa». Nel 1996 si è stabilito all’Oasi e da allora si è creata una forte comunione con il paese di Calci, tanto che il consiglio comunale ha deciso, nel 2004, di conferire a don Aristide la cittadinanza onoraria. Alla villa, monsignor Casolini continua il suo servizio di pastore, celebrando la messa per gli ospiti dell’Oasi del Sacro Cuore e portando avanti i suoi studi. I suoi interessi intellettuali spaziano dalla storia alla spiritualità: si va dalle pubblicazioni sui luoghi e i personaggi della sua terra d’origine, la Campania, alle più recenti trattazioni sulla figura di Maria. In tutto monsignor Aristide Casolini ha pubblicato 27 opere letterarie, conservate nelle biblioteche delle più importanti università italiane e straniere, cattoliche e civili. Dopo «Chi sei tu, Miriam?», del 2006, a luglio di quest’anno è uscito «Secondo appuntamento con Miriam»: attraverso l’analisi di alcuni testi, monsignor Casolini vuole porre l’attenzione sulla devozione a Maria, coniugando aspetti letterari – le preghiere tradizionali, la presenza della Madonna nella Commedia di Dante, le orazioni della liturgia – e ricerca storica sulla concretezza del personaggio: dove e quando è nata la madre di Gesù? Chi erano realmente i suoi genitori, Gioacchino ed Anna, dei quali la tradizione evangelica canonica non dice nulla? Per cercare di offrire una risposta anche solo parziale a queste domande, monsignor Casolini ha attentamente analizzato alcuni passi del protovangelo di Giacomo e del libro sulla natività di Maria, testi che fanno parte dei cosiddetti «vangeli apocrifi», databili fra il II e il III secolo dopo Cristo. Il saggio lascia anche spazio ad una breve trattazione, curata dalla dottoressa Lorella Battini, su Maria nella prospettiva della bioetica teologica, per gettare luce sul tema dell’Immacolata concezione, analizzandolo secondo le istanze della scienza e, insieme, quelle della fede. Uno sguardo, insomma, sulla vita umana, sul suo valore e sul mistero d’amore che si cela dietro ogni esistenza, anche quella di Maria di Nazareth.