Le organizzazioni argentine per la difesa dei diritti dell’uomo hanno creato in Internet un grande catalogo contenente circa 22mila documenti grafici e 300 registrazioni con le testimonianze delle atrocità commesse dalla dittatura militare che governò il Paese tra il 1976 e il 1983. Il sito Internet si chiama Memoria Aperta (www.memoriaabierta.org.ar) e permette di consultare i documenti in due lingue (spagnolo e inglese), attraverso un motore di ricerca, direttamente nelle banche dati dei siti Web delle Nonne di Piazza di Maggio, dell’Assemblea permanente per i diritti umani, del Centro di studi legali e sociali, dei Familiari dei desaparecidos e dei detenuti per ragioni politiche, delle Madri di Piazza di Maggio e del Servizio giustizia e pace. Graficamente molto semplice, la grande ricchezza di questo strumento sta proprio nel ricchissimo database oltre che nella forza evocativa dei documenti, ai quali si può accedere attraverso la sua consultazione. Oltre ai file in formato testo e audio, nel database sono presenti anche circa 4mila fotografie, 346 manifesti e 141 testimonianze grafiche, come ad esempio le planimetrie dei centri di detenzione clandestini nei quali furono detenuti gli oppositori del regime militare. Quest’iniziativa è la sola, insieme all’Archivio nazionale della memoria, che attualmente cerca di conservare e tramandare i fatti criminosi della dittatura argentina, che costò la vita ad almeno 16mila oppositori del regime, secondo fonti ufficiali. L’Archivio, tuttavia, voluto dal presidente Néstor Kirchner lo scorso dicembre, non è ancora attivo, per cui il progetto Memoria Abierta’ è attualmente unico nel suo genere.Misna