Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Arezzo capitale degli animatori dei campi estivi.

Quasi cinquecento artisti di un «Circus» particolare. Giocolieri, maghi, disegnatori, ballerini, cantanti: ma non sono professionisti itineranti, sono semplicemente gli animatori dei campi estivi delle parrocchie e delle associazioni di mezza Italia. In 470 si sono ritrovati al CreativEstate, il primo meeting nazionale rivolto ad animatori, educatori e coordinatori delle attività estive. Da venerdì a domenica scorsi sono arrivati a San Leo, alle porte di Arezzo, da tutta la diocesi ma anche da Potenza, Cagliari, Reggio Emilia, Ancona, Grosseto. Ragazzi dai 16 anni in su, che hanno risposto alla proposta del gruppo «Creativ», cooperativa che lavora da anni in campo educativo e formativo, e delle diocesi della Toscana. «Sono qui con due amici della parrocchia – dice Ludovica, 18 anni, di Ancona – Nella mia parrocchia vorremmo iniziare i campi estivi. E a formazione è fondamentale, anche perché ho notato un calo degli educatori e così diventa sempre più difficile avvicinare i ragazzi. Mi piacerebbe che il punto di ritrovo dei giovani non fosse solo la piazzetta, ma tornasse ad essere anche la chiesa». Ludovica è tra gli animatori junior, quelli con poca esperienza nel campo dell’animazione: per loro erano stati ideati laboratori per insegnare giochi, tecniche di disegno, balli di gruppo. Per i più esperti, gli workshop cercano di far riflettere sui momenti di preghiera, sui tempi della giornata-tipo, sulle dinamiche di gruppo. Girovagando di stanza in stanza, di campetto in campetto, si poteva trovare di tutto a San Leo. C’era la suora che svelava i segreti dei giochi di magia davanti agli occhi increduli di una ventina di adolescenti; c’era il gruppo di giovani appassionati di pittura che imparava come far divertire i bambini utilizzando matite e carta «nel caso capitasse una giornata di pioggia»; c’erano quelli che, muniti di macchine fotografiche e telecamere, puntavano ad educare attraverso i mezzi di comunicazione; c’era chi si mostrava felice di aver imparato come si costruisce un cane adoperando palloncini colorati. E poi tutti al «Mercatino delle idee»: il CreativEstate serve anche per condividere idee e giochi già sperimentati; chi «vende« presenta il prodotto con titolo e esibizione esplicativa, chi «compra» si impegna a restituire un feedback alla mail del venditore per far sapere se il prodotto è piaciuto. Monica, 20 anni di Figline Valdarno, è venuta con una quindicina di animatori e al mercatino delle idee vende «bans», canti mimati: «Il meeting per noi è una tappa del percorso formativo che intendiamo intraprendere. Perché fare l’animatore non è un passatempo, ma una vocazione. Per questo, faremo presto una giornata con gli amici che oggi non sono qui per condividere le idee e le esperienze del CreativEstate». E davvero al meeting ce n’era per tutti i gusti: mentre in un gruppo si cantava la versione religiosa del Gioca Jouer, a due passi si raccoglievano spunti per inventare laboratori manuali, di teatro o a tema. Una tempesta di creatività, che gli animatori di Creativ mettono a servizio di tutti coloro che si dedicano alla formazione: in tutta Italia proseguono le iniziative per genitori, insegnanti educatori e quelle, uniche nel genere, per fare rete tra le varie agenzie educative.Linda Gambassi