Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Arezzo accoglie i giovani di tutta Italia per l’incontro nazionale sullo stile di Taizé

Sono attesi più di trecento giovani in arrivo da tutta Italia all’incontro sullo stile di Taizè che Arezzo ospiterà da venerdì 10 novembre a domenica 12. Un appuntamento di preghiera, riflessione e condivisione all’insegna della comunità monastica fondata da frère Roger Schutz in Francia si propone di essere un segno di riconciliazione tra i cristiani divisi e tra i popoli separati.

Il raduno aretino, ribattezzato «Arezzo incontra Taizé» e organizzato con la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, l’Ufficio scuola e il Centro di pastorale giovanile, è stato presentato questa mattina nell’atrio d’onore del Palazzo della Provincia che fa da cornice da oggi fino 19 novembre alla mostra fotografica dal titolo «Da Arezzo a Taizé». «L’incontro – ha spiegato il presidente della Provincia, Vincenzo Ceccarelli – è un appuntamento importante per il nostro territorio e farà vedere come i giovani si possano ritrovare con uno stile sobrio». Lo ha ribadito anche Marco Bonci, direttore dell’Ufficio scuola della diocesi. «L’evento – ha affermato – è stato voluto ad Arezzo dai giovani della città che sono legati all’esperienza di Taizé e che ogni mese si ritrovano insieme per pregare. Nella nostra città sono in molti ad aver conosciuto la comunità monastica francese e l’incontro con Taizé lascia sempre il segno».

Fra gli organizzatori anche il Centro di Pastorale Giovanile della diocesi. «E’ un’iniziativa da accogliere con gioia – ha detto don Danilo Costantino – Due saranno i momenti centrali del fine settimana: la preghiera in cattedrale del dopocena di venerdì e di sabato. Si passerà dall’adorazione della croce alla meditazione sulla Resurrezione». Ha lanciato un appello ad Arezzo l’assessore alle politiche giovanili del Comune, Lucia De Robertis. «Nei prossimi giorni ogni ragazzo della città avrà la possibilità di incontrarsi con che viene da fuori per questo significativo evento e potrà toccare con mano un modo forte di vivere la fede». Poi un invito accorato. «Arezzo dimostri di essere una città accogliente e le famiglie si facciano avanti per ospitare i giovani che giungeranno».

Il Vescovo di Arezzo, monsignor Gualtiero Bassetti, ha inviato un suo messaggio in preparazione alla tre giorni. «Taizé è un’esperienza di speranza e la speranza sono i giovani. Per questo vorrei invitare tutti, e in particolare i giovani, a partecipare a questo evento».

Il programma dell’incontro di Arezzo si apre venerdì 10 alle 17 con un viaggio attraverso l’arte e la fede. Un percorso alla scoperta di due capolavori della cultura aretina: il crocifisso di Cimabue nella basilica di San Domenico e la «Leggenda della Vera Croce» di Piero della Francesca nella chiesa di San Francesco. Dopo la cena prevista alle 19 in seminario, la cattedrale ospiterà alle 21.15 la preghiera comune con l’adorazione della croce che sarà introdotta dal Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti.

Sabato 11 la giornata comincerà alle 9 con la preghiera nelle parrocchie che accolgono i giovani. Poi la mattinata proseguirà in seminario alle 10 con la riflessione biblica di un monaco di Taizé. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, il ministro della famiglia Rosy Bindi e l’ex sottosegretario al welfare Grazia Sestini si confronteranno sul rapporto tra impegno politico e trascendente. Alle 18, invece, spazio agli ospiti croati con l’incontro «Aspettando Zagabria». La cena è in programma alle 19.30 sotto le legge del Vasari in piazza Grande, mentre alle 21.15 si terrà in duomo la preghiera di Resurrezione a cui seguirà la festa in piazza della Libertà. Domenica 12, alle 9, l’introduzione biblica farà da apripista alla giornata che proseguirà alle 10 con le S.Messe nelle parrocchie e il pranzo nelle famiglie che hanno aperto le porte delle loro case. Nel pomeriggio tre eventi in contemporanea a partire dalle 15: nella casa di riposo «Fossombroni», in piaggetta Faenzi, si parlerà dei «luoghi trasfigurati, dalla sofferenza alla speranza» con don Dino Liberatori, cappellano del carcere di Arezzo, e di don Silvano Paggini, cappellano dell’ex «Pia Casa»; a Pomaio le sorelle della Fraternità di San Lorenzo racconteranno la vita della loro «piccola comunità monastica alle soglie di Arezzo nel XXI secolo»; e nel borgo di Rondine, Franco Vaccari, presidente di “Rondine – Cittadella della pace”, insieme ai ragazzi dello studentato internazionale, animerà il terzo incontro dedicato ad «un’esperienza di riconciliazione tra popoli e religioni».Le famiglie che volessero ospitare i giovani durante il fine settimana per l’incontro sullo stile di Taizé possono visitare il sito Internet www.arezzotaize.it oppure telefonare allo 0575.40.27.210 (Ufficio diocesano per la pastorale scolastica) oppure scrivere una email a arezzo@arezzotaize.it.L’ufficio stampa della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro