A seguito di reiterate superficialità di un organo di stampa locale ci sentiamo in dovere di precisare alcune cose in merito alla cerimonia funebre svolta a San Vito (Lu) per il povero Denis.È stata una cerimonia interreligiosa per venire incontro alle richieste dei familiari con i quali è stato concordato tutto: gesti, canzoni e musiche, letture. Si è svolta alla presenza del parroco di San Vito e di un rappresentante della comunità musulmana. Nella complessità della situazione è stato fatto il massimo possibile, anche nel rispetto delle scelte del ragazzo che non abbracciava nessuna religione, nè quella del padre musulmano nè quella della madre cattolica. L’ultimo addio al ragazzo è stato un momento altissimo di unità nel dolore, a prescindere da ogni fede, e che è stato suggellato dall’abbraccio finale tra il parroco di San Vito e il rappresentante della comunità musulmana. Certamente tra i presenti alla cerimonia vi erano anche atei o non credenti.L’occasione ci impone di ricordare che non serve sensazionalismo per fare informazione. Situazioni complesse come queste però saranno sempre più frequenti e ci auguriamo che le scelte in vita dei defunti, le richieste dei familiari che li piangono e di chi si trova a gestire queste delicate situazioni vengano trattate con maggiore professionalità.Aggiungiamo infine che, relativamente all’articolo apparso online stamani, sabato 15 ottobre, non ci si è peritati nemmeno di verificare le scuse di don Luigi per l’errore commesso con il post che l’articolo cita. Scuse scritte tra i commenti al post stesso.