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Arbitrato, linea dura dei viola: o azzeramento o Tar

L’Arbitrato del Coni potrebbe non essere l’ultima tappa della vicenda di Calciopoli. L’eventualità è più che mai concreta dopo la seduta odierna della Cca. Ai toni sfumati di mercoledì 11 ottobre, da parte di Juve, Lazio e soprattutto Milan (che comunque vuole lo scudetto 2006), si sono sostituiti quelli molto più decisi della Fiorentina ed anche del Messina, decisi a ricorrere al Tar del Lazio, e quindi alla magistratura amministrativa ordinaria, se non verranno accolte le loro richieste.

Il club viola pretende l’azzeramento totale della sanzione di -19 a suo carico, i siciliani vogliono invece che vengano confermate le decisioni della Corte federale, perché altrimenti si configurerebbe un danno per la società del presidente Franza, che si vedrebbe scavalcata in classifica dalle squadre attualmente penalizzate. Non ha usato mezzi termini, al termine della seduta di oggi, l’avvocato della Fiorentina Alberto Bruni, che non vuole prendere in considerazione l’eventualità di un semplice sconto, “perché noi non abbiamo fatto niente, quindi non vedo perché dovremmo essere puniti”.

Che la situazione non sia così semplice lo dimostra il fatto che la riunione odierna della commissione di Arbitrato sia durata molto più di quelle di ieri, ovvero due ore e 40 minuti a base di discussioni, pareri e controdeduzioni. L’impressione del legale dei viola è che “per la prima volta, come non era successo in precedenza, abbiamo trovato gente disposta ad ascoltare le nostre ragioni”, ma la linea decisa con la famiglia Della Valle non cambia.

Ecco quindi la necessità di ricorrere al Tar se il quadro generale non cambia. “Auspico che non ce ne sia bisogno – ha detto Bruni – ma nessuno di noi ha rinunciato alla possibilità di andare al Tar del Lazio. Ci riserviamo anzi la facoltà di fare ricorso anche in questo senso”. Più chiari di così non si potrebbe essere “perché la Fiorentina è innocente, e a questo procedimento madre di tutti gli altri, deve seguire quello della cancellazione della pena a Diego ed Andrea Della Valle”.

Per vedere se la linea dura porterà a risultati concreti bisognerà comunque attendere, perché anche secondo il collegio difensivo dei toscani “la sentenza dovrebbe arrivare a fine mese”. Eventualità Tar anche per il Messina, “perché dobbiamo difendere i nostri diritti ed evitare il danno di vederci scavalcati in classifica”, come ha spiegato l’avvocato dei siciliani Enrico Lubrano. Per questo i messinesi hanno percorso tutta la strada dell’ordinamento giuridico sportivo, unica società di serie A a farlo: “la legge 280 del 2003 – ha puntualizzato Lubrano – dà facoltà di rivolgersi al Tar del Lazio solo a chi abbia esaurito tutti i gradi della giustizia sportiva, e proprio questo stiamo facendo”. Non c’é che dire, la commissione di Arbitrato del Coni si è presa una bella responsabilità ed avrà molto su cui discutere nei prossimi giorni.

Di certo si sbagliava chi prevedeva che le sedute della Cca avrebbero scongiurato il pericolo dei ricorsi al Tar. La Fiorentina va incontro ad una battaglia molto dura, intanto il gioco delle parti continua, fino alla prossima sentenza. (ANSA).