Vita Chiesa

ARAM I: LAVORARE INSIEME PER DARE RISPOSTE CONCRETE AL MONDO IN CRISI

“Le Chiese devono lavorare insieme per offrire risposte concrete e di senso alle persone davanti alla crisi attuale e per far ciò serve dare una nuova enfasi alla testimonianza evangelica. Di fronte alla attuale decadenza di valori dobbiamo alzare la voce. Essere cristiani implica annunciare il Vangelo al mondo”. Lo ha dichiarato questa sera Aram I, catholikòs di Cilicia e degli Armeni in un incontro con i giornalisti subito dopo la sua visita ufficiale in Vaticano dove ha incontrato Benedetto XVI. “Il Papa – ha detto Aram – è fermamente convinto della necessità della testimonianza evangelica. Credo che la re-evangelizzazione sia vitale per fronteggiare la crescente marginalizzazione della fede cristiana nella vita sociale, nella scuola”. “Sono molte le cose da fare – ha aggiunto – sia a livello nazionale che locale” e tra queste il Catholikòs ha proposto “la celebrazione della Pasqua comune che – ha spiegato – sarebbe un segno di unità visibile delle Chiese. Non ci sono particolari questioni dottrinali da superare ma solo problemi di calendario”. Altra proposta è quella di istituire una “Giornata di commemorazione dei comuni martiri cristiani”. Due proposte che, ha detto, “richiedono tuttavia del tempo di lavoro comune”. Aram I si è poi soffermato sul genocidio armeno e su un eventuale ingresso della Turchia nell’Ue: “Il genocidio è un fatto storico acclarato che non esige ulteriori definizioni, tuttavia bisogna andare oltre. Riconoscere il genocidio in cui furono massacrati 1,5 milioni di Armeni, serve a prevenire che succedano altre tragedie simili. E’ un fatto di giustizia, di pace e di riconciliazione. Che il Papa non abbia mai citato la parola genocidio per noi non è un problema”. Circa l’ingresso della Turchia nell’Ue il catholikòs armeno si è limitato a ricordare che “l’Europa è una comunità di valori non solo politici o finanziari. Ci sono valori permanenti di tipo morale, culturale, sociale che affondano nel cristianesimo e che formano l’identità cristiana. L’Europa è una comunità di valori cristiani di cui bisogna tenere conto”.Sir