Prato

Apre il negozio degli orti di San Niccolò

di Damiano Fedeli

Quando si dice chilometri zero. Anzi, in questo caso, metri zero, o giù di là. Viene inaugurato questo venerdì 14, alle 15, il negozio «La via del campo», in corso Savonarola, angolo piazza Cardinale Niccolò: qui saranno in vendita i prodotti degli orti del San Niccolò, pochi metri più in là.Due storici orti, quello «di vigna» e quello «di Gosto», quasi due ettari di terreno, che, in un progetto più ampio contro il disagio psichico e sociale, da quelche mese la Fondazione San Niccolò ha messo a disposizione della Polisportiva Aurora che attraverso l’Associazione Nuove Idee ha esteso il proprio campo di attività dallo sport al sociale. Adesso nasce (sempre venerdì la presentazione) una specifica cooperativa, agricola e sociale, la «Via del campo», appunto, avviata con fondi europei. Negli orti del San Niccolò (come in altri terreni a Sant’Ippolito e a Caserane) lavorano sei persone con disagio psichico e sociale, alcune provenienti dal mondo carcerario. «Lavorare qui dà una possibilità di reinserimento ai nostri ragazzi: è un lavoro vero, in cui si impegnano, si responsabilizzano, imparano a seguire un progetto dall’inizio alla fine», sottolinea Francesca Drovandi che della nuova cooperativa è la presidente. Le persone che lavorano qui sono seguite dai volontari della Nuove Idee e da diversi operatori professionali della Asl.Con l’apertura del punto di vendita («Dobbiamo ringraziare ancora una volta la disponibilità della Fondazione San Niccolò che ha creduto in questo progetto e ci affitta la sede del negozio», sottolinea Cristina Tacconi dell’associazione Nuove Idee), la filiera si chiude: finora i prodotti coltivati in questi orti, come negli altri terreni curati dall’associazione, erano disponibili in mercatini, o per i Gas, i gruppi di acquisto solidalemercoledì e il venerdì, dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 – e la mattina del sabato, dalle 9 alle 13. «Qui si troveranno ortaggi, frutta, conserve, olio: i nostri prodotti ottenuti in modo naturale», sottolinea ancora Francesca. Felicissimo Angelo, una delle persone coinvolte nel progetto di riabilitazione: «Lavorare qui? È bellissimo, basta guardarsi attorno», sorride indicando le piante che appena sistemato.

(dal numero 18 del 16 maggio 2010)