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APPELLO PER ABOLIRE LA PENA DI MORTE IN AFRICA, RACCOLTA DI FIRME

Un appello per abolire la pena di morte in Africa. Su questo obiettivo concordano tutte le sigle che nel mondo lottano contro la pena capitale e che, da tre anni, sono riunite in una Coalizione del cui esecutivo fa parte fin dall’inizio anche la Regione Toscana. Quest’anno è stato deciso di dedicare particolare attenzione proprio al continente africano.

In occasione della «giornata mondiale contro la pena di morte» del 10 ottobre, la Coalizione ha diffuso un Appello rivolto ai capi di Stato e ai capi di governo dei paesi africani chiedendo “di usare ogni mezzo a vostra disposizione per estendere a tutto il continente l’abolizione della pena di morte ponendo fine alle poche esecuzioni che tuttora si registrano e commutando tutte le condanne a morte”.

“Dei 53 Stati africani – ricorda l’assessore regionale al perdono e alla riconciliazione fra i popoli Massimo Toschi – sono 12 ad aver abolito in modo definitivo la pena capitale mentre in altri 20 Stati non si registrano più esecuzioni da oltre 10 anni. Se dunque la maggioranza degli Stati africani ha rinunciato alla pena capitale è purtroppo vero – prosegue Toschi – che ancora in 21 Stati si continua a praticare esecuzioni. Seguendo i valori promossi da Nelson Mandela, riteniamo giunto il momento che il diritto alla vita sia incorporato nei codici penali nazionali di ogni Stato africano e di ogni paese in tutto il mondo. Uccidere una persona a qualunque titolo e motivo è uccidere l’intera umanità. Il futuro non ha bisogno di morte ma di vita. Questa è la grande sfida della politica. E una grande politica si misura esattamente su questo”.

Anche i cittadini toscani possono firmare l’appello per l’Africa promosso dalla Coalizione Mondiale contro la pena di morte, nel cui Esecutivo la Regione Toscana è rappresentata da Angelo Passaleva, ex vicepresidente della Giunta. In Toscana si potrà infatti aderire fino al 13 dicembre 2005, giorno dedicato al tradizionale meeting sui diritti umani.

“Tutti i toscani, i gruppi, i movimenti per i diritti umani – precisa Toschi – sono invitati a firmare direttamente sul nostro sito e a scaricare la documentazione per raccogliere le firme su un appello che tocca il diritto fondamentale di ogni persona. Sarà poi nostro compito consegnare alla Coalizione tutte le firme raccolte in terra toscana”.

La coalizione, che ha sede a Parigi, è formata da 40 organizzazione, enti, ong, sindacati che nei diversi continenti lottano in favore dei diritti umani. Fra gli altri si segnala Amnesty International e, per quanto riguarda il nostro Paese, oltre alla Regione Toscana e alla Comunità di Sant’Egidio è presente la Fondazione Rocco Barnabei e, fra gli enti locali, i Comuni di Venezia, Matera e Reggio Emilia.

Le iniziative promosse dalle diverse sigle riunite nella Coalizione proseguiranno, in tutti i continenti, fino al 30 novembre: l’altra data riconosciuta dalla Coalizione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla circostanza che – come ricorda Angelo Passaleva – “la pena capitale non è atto di giustizia ma piuttosto di vendetta, oltretutto inutile anche ai fini della prevenzione della criminalità”. Attorno al 30 novembre 2005, data simbolo nel ricordo di quanto accadde proprio in Toscana sotto il Granduca Leopoldo di Lorena, saranno molte le iniziative in varie città del mondo con specifico riferimento al progetto portato avanti dalla Comunità di sant’Egidio.

Il 28/29 novembre si terrà a Roma e a Firenze, promosso dal Comunità di sant’Egidio e dalla Regione Toscana, un convegno proprio sul tema della pena di morte in Africa, con la partecipazione di diversi ministri della giustizia di Stati africani nonché di testimoni dei diritti umani.

Appello contro la pena di morte in Africa