Un passaggio fondamentale per assicurare trasparenza, regolarità e semplificazione negli appalti pubblici, grazie all’individuazione dei prezzi di riferimento che serviranno a definire meglio gli importi alla base delle gare e a valutare la congruità delle offerte, nonché le eventuali anomalie. Questi sono i benefici che si attendono dal prezzario regionale dei lavori pubblici che, realizzato in collaborazione con il sistema camerale e con il collegio degli ingegneri di Firenze, è stato approvato dalla giunta regionale nella sua ultima riunione. Un passaggio che concretizza uno degli aspetti più importanti della legge regionale 38/2007 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro) e a cui potranno fare riferimento le imprese e tutte le stazioni appaltanti. Il Prezzario evidenzia i prezzi di un cospicuo numero di opere compiute di edilizia civile (che con il tempo verranno ulteriormente implementate, nel numero e nella tipologia) e delle loro componenti elementari.In questa prima fase ha come riferimento il solo territorio della provincia di Firenze, mentre nelle successive annualità ogni ambito territoriale omogeneo sarà dotato di uno specifico strumento.Questo, in pratica, significa che le stazioni appaltanti della provincia di Firenze sono tenute alla sua applicazione (e qualora intendano discostarsene dovranno fornire adeguata motivazione); per le altre stazioni appaltanti, invece, il prezzario costituisce un valido punto di riferimento ma non vi è, al momento, alcun obbligo relativo al suo utilizzo. In ogni caso se si deciderà di utilizzarlo, ad esso dovrà essere fatto riferimento sino al termine dell’appalto. I prezzi sono riferiti a un cantiere re lativo a una nuova costruzione per civile abitazione di circa 5 mila metri cubi e si riferisce a lavori con normali difficoltà di esecuzione. Il prezzario entrerà in vigore a dal 27 aprile 2010, per le opere per le quali non è ancora stato approvato il documento preliminare di progettazione. I prezzi in esso contenuti avranno validità fino al 31 dicembre e potranno comunque essere utilizzati fino al 30 giugno 2011. (cs-Paolo Ciampi)