Toscana

ANZIANI: IN TOSCANA SERVIZIO SORVEGLIANZA ATTIVA PER TUTTO ANNO

E’ iniziato sull’intero territorio regionale il servizio di sorveglianza attiva per anziani fragili, programmato e finanziato dagli assessorati regionali per il diritto alla salute e per le politiche sociali. 2,5 milioni e mezzo di euro il finanziamento della Regione per il servizio che, nato per l’emergenza caldo di due anni fa, da quest’anno viene esteso anche alla stagione invernale.

La sorveglianza attiva è realizzata in collaborazione con i servizi socio-sanitari territoriali, volontariato e terzo settore, e con il ruolo importante dei medici di medicina generale, che segnalano quanti, tra i loro pazienti, possono beneficiare di questa forma di tutela: persone con più di 75 anni di età, che vivono sole o anche in coppia con un coniuge o un congiunto anch’esso anziano o con handicap, persone prive del sostegno familiare e solidale o con problemi di salute. Il centro interdipartimentale di bioclimatologia dell’Università di Firenze provvede a fornire a tutte le aree socio-sanitarie un bollettino con le informazioni più utili sulle situazioni potenzialmente dannose per la salute e consigli sull’utilizzazione di indumenti appropriati a seconda delle condizioni meteo. Nella pratica la “sorveglianza attiva” consiste nei contatti telefonici anche quotidiani con gli anziani a rischio, visite domiciliari, aiuto per recapitare la spesa a casa, il sostegno in caso di acquisto di strumenti per il comfort a casa, organizzazione di vacanze estive, verifica delle condizioni degli anziani nelle strutture residenziali, oltre a un’opera generale di informazione della popolazione sui comportamenti più corretti da tenere in condizioni meteorologiche critiche.

In Toscana gli anziani ultrasettantacinquenni sono circa 8000. L’estate scorsa il servizio di sorveglianza attiva, secondo un monitoraggio realizzato dalla Regione Toscana e dall’Agenzia regionale di sanità, ha interessato 4836 persone, assicurando 19.300 prestazioni e 8200 telefonate alla settimana in media. Delle persone segnalate dai medici di medicina generale la maggior parte erano donne con una età media di 83 anni, 4 su 5 vedove mentre tra gli uomini 1 su 3 ha ancora il coniuge vivente. Almeno un anziano su 3 presenta una condizione di isolamento sociale e 1 su 5 una situazione abitativa inadeguata. Nella metà dei casi la persona di riferimento dell’anziano non è un familiare.

“La nostra popolazione invecchia progressivamente – ha spiegato l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi – e deve essere seguita con continuità, il più possibile a casa. Per questo abbiamo pensato di prolungare la sorveglianza attiva per tutti i periodi dell’anno e di rafforzare ed estendere la rete di sostegno territoriale, impegnata non solo nel momento delle emergenze climatiche”.

“La difesa delle fasce più deboli della popolazione è una delle nostre priorità – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori -. La Regione ha deciso di concentrare molti dei propri interventi a favore degli anziani a partire dalla creazione del fondo per la non autosufficienza, così come previsto dal nuovo Prs. Un anno fa, con il taglio del fondo sociale nazionale, è stata proprio la Regione ad anticipare le somme per rendere operativo il servizio di sorveglianza e mantenere il livello dei servizi forniti”. (ANSA).