Tutti insieme. I volontari delle Pubbliche assistenze toscane, le popolazioni dei paesi colpiti dal sisma dello scorso aprile, i funzionari del dipartimento di protezione civile. Tutti insieme in una giornata di ricordo, ma anche di fratellanza e solidarietà. Si sono incontrati a Scandicci i volontari che hanno prestato servizio nelle tendopoli in Abruzzo. Chiusi i campi, mentre all’Aquila e negli altri comuni colpiti dal sisma si cerca di ripartire, gli uomini e le donne della protezione civile di Anpas Toscana, si sono incontrati per ricordare e per testimoniare ancora una volta la loro vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma.Al teatro Aurora di Scandicci erano presenti il presidente dell’Anpas Toscana, Romano Manetti, il responsabile della protezione civile Sandro Moni, funzionari del Dipartimento nazionale di Protezione civile, il presidente dell’Humanitas, Mario Pacinotti, il sindaco di Scandicci Simone Gheri, oltre ai responsabili della protezione civile di Provincia e Regione, Luigi Brandi e Alessandro Guarducci. C’erano anche le delegazioni dall’Aquila, dove era stata allestita la tendopoli di Anpas, e da Castelnuovo (San Pio delle Camere) dove i volontari delle Pubbliche assistenze hanno operato in collaborazione con la Regione Toscana; alla manifestazione era presente il sindaco di Stazzema, Silicani, che con l’Anpas Toscana ha un profondo legame, dai tempi del terribile alluvione del 1997.Il presidente Manetti, ha consegnato al presidente del comitato per la ricostruzione di Castelnuovo, Umberto Alessandrini, un assegno da 20mila euro da destinare a progetti per l’assistenza e la ricostruzione della frazione di San Pio delle Camere, totalmente distrutta dal terribile terremoto dell’aprile scorso. «Grazie a tutti i volontari ha detto il responsabile della protezione civile Anpas, Sandro Moni sono stati mesi di impegno gravoso, ma siamo soddisfatti per come i nostri uomini e le nostre donne hanno risposto alle esigenze che si sono via via presentate. Il nostro impegno per il futuro è sempre la formazione. Perché è solo con una formazione adeguata e un comportamento responsabile che si può fare fronte alle emergenze di portata nazionale. Un ringraziamento va a anche a tutte le istituzioni con le quali collaboriamo per il rapporto di collaborazione stretta che si è instaurato in questi anni». (cs)