Vita Chiesa

Anno della fede: il 21 novembre il Papa a monastero di clausura sull’Aventino

Nella giornata «Pro Orantibus», tradizionalmente dedicata a chi ha compiuto la scelta della vita di clausura, il Papa si recherà – a partire dalle ore 16.45 – nel luogo in cui, secondo la tradizione, si hanno le prime tracce di vita monacale femminile a Roma. «La scelta di questo monastero – ha spiegato mons. Fisichella – è dovuto al fatto che queste monache, a partire dal Concilio, hanno rivisitato la loro regola, cercando di ritornare alle origini del loro carisma». Il Papa si fermerà in preghiera con le monache, che in questi anni hanno aperto il loro monastero alla condivisione della «lectio divina» e della mensa dei poveri. Papa Francesco si unirà alla preghiera delle monache: il canto del Vespro secondo la regola camaldolese e un breve momento di adorazione eucaristica. A conclusione della preghiera, il Papa si incontrerà da solo con la comunità per un momento di colloquio privato.

«Per una felice casualità – ha sottolineato mons. Fisichella – il 21 novembre coincide con l’anniversario dell’ingresso in quel monastero di suor Nazarena Crotta, ultima reclusa che visse tra quelle mura. Entrata in quel monastero il 21 novembre del 1945 dedicò tutta la sua vita alla preghiera e alla penitenza. Si nutriva solo di pane e acqua, dormiva su una semplice cassapanca sormontata da un crocefisso e la sua testimonianza di santità permane tra quelle mura come una memoria vita». Le monache offriranno al Santo Padre le «Lettere» che suor Nazarena scriveva al suo Padre spirituale, da dove si evince la sua forte fede e la sua vita spesa per la Chiesa. Perfino Pio XII, che approvò la sua scelta vocazionale, diceva: «È troppo severa».