Volontari! Facciamo la differenza!: sarà questo lo slogan per l’Anno europeo del volontariato, inaugurato oggi a Bruxelles. Nell’occasione, Viviane Reding, commissaria Ue responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, ha dichiarato: Voglio rendere omaggio ai milioni di europei che si adoperano per migliorare il nostro mondo. Ciascuno di noi ha dentro di sé la capacità di farsi avanti e assistere chi si trova in difficoltà. Il volontariato rafforza i nostri valori europei fondamentali: la solidarietà e la coesione sociale. Per mettere in luce il lavoro dei volontari, incoraggiare altri a unirsi a loro e sormontare le difficoltà che essi devono affrontare, l’Anno speciale 2011 perseguirà quattro obiettivi principali: ridurre gli ostacoli al volontariato nell’Ue; conferire autonomia e responsabilità alle organizzazioni di volontariato e migliorare la qualità del volontariato; premiare e riconoscere le attività di volontariato; sensibilizzare al valore e all’importanza del volontariato. Ampio il programma delineato in sede Ue (tutte le informazioni sono sul sito www.europa.eu/volunteering), fra cui iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica, momenti formativi per i volontari, scambio di buone pratiche, incontro con studiosi di fenomeni sociali.Nel 2011, Anno europeo del volontariato, la Commissione incentiverà nuove iniziative per la costituzione di reti onde favorire gli scambi transfrontalieri e le sinergie tra le organizzazioni di volontariato e altri settori, segnatamente le imprese. Nel programma delle manifestazioni, che si terranno sia nelle sedi comunitarie sia nelle capitali e nelle principali città dei 27 paesi membri, sono previste anche quattro conferenze tematiche, inerenti alcune questioni fondamentali in tema di volontariato. Il primo appuntamento è fissato per l’8 gennaio, a Budapest, sul riconoscimento pubblico e sociale del volontariato; tra maggio e giugno si intende creare un evento-omaggio ai volontari e al loro contributo per far crescere l’Europa; a ottobre conferenza su come conferire autonomia e responsabilità alle organizzazioni di volontari; infine nel dicembre 2011 conferenza conclusiva sulle sfide future. L’Ue intende coinvolgere anche i cittadini europei che già svolgono attività di volontariato nei più svariati campi (sociale, culturale, sportivo ) e le associazioni che li rappresentano.Sir