Toscana

ANGOLA, COLERA: NUOVO BILANCIO DELL’OMS, OLTRE 30.000 CONTAGI

Non accenna a rallentare l’epidemia di colera in Angola dove nelle ultime 24 ore sono state registrate 7 nuove vittime e 677 contagi, portando il bilancio complessivo a 1145 morti e 30.011 contagiati in 10 delle 18 province del paese. La MISNA lo ha appreso dall’aggiornamento diffuso oggi dell’Organizzazione mondiale della sanità (oms), in cui si precisa che il tasso di mortalità è stato stimato al 4%. Per affrontare l’epidemia, iniziata 11 settimane fa con il primo caso registrato nella capitale Luanda, le autorità sanitarie hanno predisposto alcuni ‘centri di reidratazione’ nella capitale e nelle zone colpite, mentre si moltiplicano gli appelli alla prevenzione attraverso la radio e la televisione; ma il governo non ha per il momento chiesto aiuti internazionali.

Nei giorni scorsi l’Unicef, tra le agenzie umanitarie che stanno cercando di contenere l’epidemia, ha chiesto alla comunità internazionale un milione di dollari necessari per continuare la distribuzione di sali minerali, disinfettante, sapone, guanti e altri mezzi igenico-sanitari utili a prevenire il contagio. “L’impressione è che l’Angola sia stata colta di sorpresa da questa epidemia, poiché il colera qui è relativamente poco conosciuto” dice alla MISNA Andrea Aztori, coordinatore delle attività dell’organizzazione non governativa Cuamm Medici per l’Africa, contattato a Luanda e che in passato ha seguito simili emergenze in Mozambico.

“A differenza di altri paesi africani dove il colera è ciclico, e si presenta quasi ogni anno, l’ultima epidemia in Angola risale al 1988. Questa minore esperienza può aver colto impreparate le strutture sanitarie e i medici nel diagnosticare la malattia e predisporre misure di contenimento del contagio”, dice Aztori, la cui organizzazione si è messa a disposizione del ministero della Sanità angolano. L’aggiornamento del personale sanitario sulle caratteristiche epidemiologiche del colera e quello degli ‘operatori di base’ (incaricati di far conoscere alla popolazione questa malattia, sostanzialmente ignota ai più) possono essere tra gli elementi chiave per arginare il contagio, secondo l’esperienza dell’interlocutore. Gli esperti stanno cercando di comprendere le cause di questa improvvisa insorgenza dell’epidemia, visto che i fattori che favoriscono il colera – sovraffollamento nei quartieri poveri, mancanza di servizi igienici, fonti d’acqua non protette – sono presenti da molti anni in Angola. L’epicentro del contagio resta la capitale Luanda e i territori circostanti, con 217 vittime e 15.145 contagi; ma il maggior numero di morti si è registrato nella provincia di Benguela, con 484 vittime su 6.817 malati. Misna