650 vescovi anglicani di tutto il mondo sono giunti a Canterbury per partecipare alla 14ma Lambeth Conference del 2008 che avrà inizio ufficiale questo pomeriggio alle 18 con la prima sessione plenaria di benvenuto. Secondo una nota diffusa dal servizio informativo della Comunione anglicana, più del 75% dei vescovi anglicani di tutto il mondo si sono registrati per la Conference, in rappresentanza di 36 delle 38 province che costituiscono la Comunione anglicana nel mondo. Nel 1998, all’ultima Lambeth Conference presieduta dall’arcivescovo George Carey i vescovi partecipanti erano 749. In contemporanea alla Conferenza dei vescovi, si svolge l’incontro delle mogli che saranno accolte sempre a Canterbury dalla consorte dell’arcivescovo, Jane William. Fatto singolare è che tra le 550 partecipanti ci saranno anche 10 mariti, segno della presenza alla Conferenza di Lambeth di altrettante donne-vescovo, ammesse dunque all’episcopato in alcune province della Comunione anglicana. Dieci anni fa, all’ultima Lambeth Conference del 1998, le donne-vescovo erano 11. Ordinazione episcopale delle donne (dopo l’ultimo sì detto dalla Chiesa di Inghilterra) e di vescovi dichiaratamente gay e benedizione delle unioni omosessuali. Su questi temi il mondo anglicano sta rischiando uno scisma in seguito anche ad una Conference alternativa che si è svolta alla fine di giugno a Gerusalemme. La Lambeth Conference di quest’anno si legge nella nota ha due obiettivi chiave: rafforzare il senso di una condivisa identità anglicana tra vescovi di tutto il mondo e aiutare i vescovi a svolgere il loro ruolo come leader nella missione. Dalla nota, si evince che scopo primario della Lambeth Conference, secondo l’impostazione data dall’arcivescovo Rowan William, è incrementare il senso di comunione tra i vescovi favorendo una maggiore conoscenza e apprezzamento della vita vissuta nella Comunione anglicana e dei vescovi tra loro. La Conferenza inizierà con una tre-giorni di ritiro. Poi inizieranno i lavori in assemblea e in piccoli gruppi.Sir