Vita Chiesa
Anglicani: per la prima volta anche donne nella «Camera dei vescovi»
Durante un incontro, la Camera dei vescovi ha rivisto le procedure per consentire alle donne di portare la mitra al più presto. È la risposta alla sconfitta, lo scorso novembre, della legislazione che avrebbe dato il via ai vescovi rosa e che ritornerà davanti al Sinodo il prossimo luglio. I vescovi si preparano al voto aprendo le porte delle loro riunioni alle donne e almeno otto di loro, diaconesse e arcidiaconesse, parteciperanno come membri non votanti agli incontri della camera dei vescovi.
L’allargamento di quest’ultima alle donne vorrebbe, par di capire dalle intenzioni dei proponenti, predisporre le condizioni per un sì del Sinodo del prossimo luglio alla legislazione che apre ai vescovi donne che era stata bocciata lo scorso novembre dalla Camera dei laici dove esiste una forte presenza di evangelici. Sono questi ultimi, insieme agli anglocattolici, ad opporsi alle donne. L’episcopato femminile è una delle ragioni per cui in molti hanno chiesto di uscire dalla Comunione anglicana e di entrare nella Chiesa cattolica. Nel 2011 Benedetto XVI ha dato il via all’Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham, grazie alla costituzione apostolica «Anglicanorum coetibus», che ha già accolto 80 sacerdoti e 1.500 fedeli.