Sono già arrivati in Inghilterra molti dei vescovi anglicani che dal 16 al 31 luglio parteciperanno alla Lambeth Conference, la riunione di tutti i primati anglicani del mondo che si svolge ogni 10 anni a Canterbury, sede storica dell’arcivescovo di Canterbury. La Conferenza si svolge quest’anno in un clima estremamente delicato, a pochi giorni di distanza da una Conferenza parallela che si è svolta a Gerusalemme dal 23 al 29 giungo, riunendo circa 300 vescovi anglicani in dissidenza con Canterbury e ad una settimana dalla decisione presa dal Sinodo Generale della Chiesa di Inghilterra di avviare l’iter per ammettere all’episcopato le donne. In questi giorni si legge in un comunicato della Comunione anglicana -, dal 10 al 15 luglio, i vescovi (ne sono attesi 650) sono ospiti in una delle 75 diocesi anglicane di Inghilterra, Galles e Scozia. E’ una opportunità straordinaria dice il reverendo Mark Rodel che ha gestito la organizzazione dell’iniziativa per offrire ospitalità alle nostre chiese sorelle di tutto il mondo. Nella diocesi di Portsmouth, per esempio, sono ospitati 11 vescovi del Ghana e degli Stati Uniti con le loro mogli. Mercoledì 16 avrà inizio ufficiale la Lambeth Conference con una sessione plenaria di benvenuto. Il giorno dopo alle 14 e 30 l’arcivescovo di Canterbury rivolgerà il suo primo discorso alla Assemblea. Sabato 19 luglio i vescovi daranno il loro benvenuto agli ospiti ecumenici: sono i 75 rappresentanti delle principali Chiese e comunità cristiane. Nella lista compare anche il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dei cristiani. Martedì 22 luglio giorno dedicato alla evangelizzazione e alla proclamazione della Parola di Dio prenderà la parola come principale relatore il card. Ivan Dias, prefetto della Congregazione per la evangelizzazione dei popoli. Giovedì 24, i vescovi della Lambeth Conference guidati dall’arcivescovo Rowan Williams saranno ricevuti nel pomeriggio dalla Regina a Buckingham Palace. Nelle varie sessioni plenarie i vescovi parleranno di identità anglicana, di missione, giustizia sociale, ambiente. L’ultimo giorno, il 31 luglio, si dedicheranno ad un tema caldo, quello della sessualità umana, sul quale hanno dibattuto molto anche i vescovi dissidenti a Gerusalemme perché in profondo contrasto con le decisioni prese in questi anni dalle chiese episcopaliane di Canada e Stati uniti di ammettere vescovi dichiaratamente gay e benedire le unioni omosessuali. Nel corso della Lambeth Conference ci sarà anche uno spazio riservato al dialogo interreligioso. Lunedì 28, prenderà la parola il Rabbino Capo della Gran Bretagna Jonathan Sacks.Sir