Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Anghiari «modello» nazionale di carità e catechesi degli adulti.

La Caritas della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro scelta come modello nazionale per il rapporto fra catechesi, formazione e impegno caritativo. Accadrà nel convegno nazionale dei direttori degli uffici catechistici diocesani che si tiene a Genova da lunedì 16 giugno a giovedì 19. Tema dell’appuntamento ligure: «La vocazione formativa delle comunità cristiane: evangelizzazione e catechesi degli adulti». Fra le esperienze «esemplificative» di accompagnamento verso la fede adulta (come si legge nella presentazione dell’incontro organizzato dall’Ufficio catechistico nazionale della Cei), c’è quella della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo ad Anghiari che viene presentata come proposta cardine di «volontariato e scoperta di motivazioni profonde».Tutto comincia nel novembre 2002 quando alcuni volontari del paese, sensibilizzati dalla Caritas diocesana, iniziano a interessarsi dei malati e degli immigrati più disagiati presenti sul territorio. Gli obiettivi proposti attraverso il gruppo Caritas di Anghiari sono l’evangelizzare attraverso la pedagogia dei fatti, l’animazione della parrocchia dall’interno sensibilizzandola alla centralità della carità e spingendola a vedere e, per quanto possibile, agire in favore delle povertà emergenti, e l’intento di diventare un prototipo per le parrocchie della zona pastorale Valtiberina.L’esperienza ruota attorno agli incontri settimanali: tre volte al mese, dopo il centro d’ascolto (che si tiene dalle ore 16 alle 18) e dopo la S.Messa, viene riservata un’ora di confronto alle problematiche emerse ed emergenti. Non solo. Una volta al mese si svolge anche l’adorazione eucaristica, subito seguita da una riflessione su come mettere in pratica la carità evangelica.L’itinerario lanciato ad Anghiari che ha fatto breccia a livello italiano è stato scandito da alcune tappe. Innanzitutto, attraverso il centro di ascolto, si è voluto incontrare soprattutto la persona e, solo in un secondo momento, allestire una distribuzione di vestiario e prodotti alimentari. Poi è saltata agli occhi l’urgenza di visitare con regolarità gli anziani della parrocchia e quelli che vivono nelle due strutture apposite. Infine, è venuto a galla il bisogno di instaurare un’azione sinergica con le istituzioni (assessorato al sociale e servizio di igiene mentale).In tre anni i volontari sono aumentati: le presenze fisse ammontano a 15 (all’inizio erano appena 5). La formazione si svolge tutti i mercoledì: si fa servizio nel Centro di ascolto e si distribuiscono viveri e indumenti; poi c’è la partecipazione alla S.Messa; infine viene proposta un’ora di incontro contenutistico e programmatico. Nel 2007 il percorso di formazione ha avuto come tema l’enciclica Deus caritas est integrata con riflessioni su alcune omelie di Benedetto XVI. Quest’anno il filo conduttore è stato costituito dall’enciclica Spe salvi accompagnata da tematiche bibliche. L’intento? Migliorare i rapporti interpersonali, motivare il senso cristiano della speranza e animare a un ascolto evangelico dei fratelli. Negli ultimi due anni la formazione è stata incrementata «facendo rete» con la Caritas diocesana e condividendone il cammino proposto, con la partecipazione agli incontri di una diecina di volontari della Caritas parrocchiale. Ad animare l’attività e la sensibilizzazione spirituale è il diacono Fabio Modani che illustrerà l’esperienza di Anghiari a Genova, nella mattina di martedì. Insomma, un altro riconoscimento per la diocesi.