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Anche su questa «gara» si fonda la speranza di giorni migliori

li auguri per il nuovo anno prendono forza dalla nascita del Messia, «che è la benedizione di Dio per ogni uomo e per il mondo intero». All’Angelus del primo dell’anno Giovanni Paolo II ha detto che la pace e la vittoria sul male e sulle tragedie si fondano su Cristo, «la nostra pace».

Il Papa ha poi espresso, «ancora una volta», la sua «vicinanza alle popolazioni colpite dal tragico cataclisma dei giorni scorsi».

«Nell’assicurare la mia preghiera per le vittime della catastrofe e per i loro familiari – ha aggiunto –, prendo atto con favore della gara di solidarietà che si sta sviluppando in ogni parte del mondo». Su questo senso di umana solidarietà, insieme «all’aiuto di Dio», si fondano «la speranza di giorni migliori» per il 2005 che inizia sotto l’auspicio di Maria, madre di Dio. Alla Madonna Giovanni Paolo II chiede di aiutare «tutti gli uomini a costruire la pace» che sola può garantire «giustizia e solidarietà fraterna» nel mondo.Anche nel corso dell’Angelus di domenica 2 gennaio il Papa ha ribadito «che anche nelle prove più difficili e dolorose – come nelle calamità che hanno colpito nei giorni scorsi il Sud-est asiatico – Dio non ci abbandona mai: nel mistero del Natale è venuto a condividere la nostra esistenza. Il Bambino di Betlemme è Colui che alla vigilia della sua morte redentrice ci lascerà il comandamento di amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato. È nell’attuazione concreta di questo “suo” comandamento che Egli fa sentire la sua presenza».

GLI AUGURI DEL PAPA PER IL 2005 PENSANDO ALLE VITTIME DEL SISMA IN ASIA

MAREMOTO SUD-EST ASIATICO: APPELLO DEL PAPA A GENEROSA SOLIDARIETÀ VERSO POPOLAZIONI COLPITE