«Con questo stanziamento di 24,4 milioni di euro destinati ai 6 Ambiti territoriali ottimali della Toscana, la Regione adotta un atto concreto anticrisi, mobilitando investimenti pubblici per oltre 72 milioni di euro e compie un passo decisivo nell’attuazione di quel Patto per l’acqua a cui stiamo lavorando da alcuni mesi». Non nasconde la sua soddisfazione l’assessore regionale alle risorse idriche, Marco Betti, nell’illustrare il provvedimento che ha portato in approvazione nella Giunta regionale. «Abbiamo deciso di dare priorità spiega Marco Betti agli interventi cantierabili in tempi brevi, cioè entro quest’anno, a quelli per il miglioramento della qualità dell’acqua e per il superamento delle situazioni di maggiore sofferenza dovute alla crisi idrica, verso la quale dobbiamo sempre tenere alta la guardia».All’Ato 1 della Toscana del nord andranno oltre 3,5 milioni di euro, all’Ato 2 del basso Valdarno più di 4,2 milioni. Lo stanziamento più consistente spetta all’Ato 3 del medio Valdarno, con oltre 5,4 milioni di euro. Quasi 3 milioni ciascuno andranno invece all’Ato 4 dell’alto Valdarno e al 5 della costa Toscana. Quasi 4,2 sono destinati invece all’Ato 6 dell’Ombrone. Ciascun ambito territoriale dovrà aggiungere il doppio delle risorse ricevute. Serviranno per realizzare nuove condutture, ricercare e riparare le perdite di rete, realizzare pozzi e piccoli bacini di approvvigionamento. Si stima che con l’intero complesso delle risorse attivate sarebbe possibile rifare interamente 360 chilometri di condotte, oppure realizzare 720 nuovi pozzi con le relative condutture. Sostituire le vecchie condotte o realizzarne di nuove costa mediamente 200 euro al metro, mentre per la perforazione di un nuovo pozzo servono circa 40.000 euro, una cifra che mediamente sale a 100.00 se si considerano sia le condutture che il sistema di pompaggio. Per realizzare gli interventi previsti sarà firmato un accordo di programma tra la Regione e i sei Ato in cui è diviso il territorio toscano. (cs-Tiziano Carradori)