Toscana

AMBIENTE, REGIONE: 10 COMMISSIONI VIGILERANNO SU TUTELA PAESAGGIO TOSCANO

Via libera dalla Regione Toscana alle dieci commissioni, una per ogni provincia, che avranno il compito di realizzare uno screening dei paesaggi da tutelare. La decisione arriva mentre è sempre forte il dibattito sull’eco-mostro di Monticchiello (Siena) denunciato dal professor Alberto Asor Rosa, il maxi hotel nelle vecchie miniere dell’Elba, la vicenda delle serre in Lucchesia, le case sulla spiaggia dei vip in Maremma. “Alle commissioni – spiega la Regione Toscana in una nota – potranno arrivare segnalazioni da comuni, comunità montane, province, dalla stessa Regione e dalla direzione regionale del ministero dei Beni culturali. La valutazione finale spetterà comunque alla Regione”. “L’istituzione di queste dieci commissioni – ha dichiarato il governatore della Toscana Claudio Martini – dà un ulteriore impulso per affrontare nuovi percorsi per la tutela e la valorizzazione ambientale e rappresenta un virtuoso sistema di collaborazione”. Delle commissioni (istituite con legge regionale ai sensi dall’articolo 137 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) fanno parte di diritto il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, il soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio competente per territorio e il soprintendente per i beni archeologici per la Toscana, due dirigenti della Regione competenti in materia di paesaggio. Gli altri membri ( quattro per ciascuna commissione) sono stati nominati dalla Regione, scelti da un elenco fornito dai Rettori delle tre Università toscane, dalle Province e dal Consiglio delle Autonomie Locali. Presidenti delle commissioni sono stati nominati i dirigenti indicati dalle Province. “La tutela – ha aggiunto Martini – si garantisce attraverso l’impegno diffuso delle istituzioni, a partire da quelle più vicine al territorio. Grazie a questo metodo la Toscana risponderà ancora meglio alle grandi responsabilità alle quali è chiamata”. Una volta ricevuto il riconoscimento – spiega sempre la nota della Regione – le realtà ‘elette’ saranno trattate con particolare cura e, nel caso di interventi che le coinvolgano, questi ultimi dovranno tenere in considerazione l’unicità del bene così da non comprometterlo e semmai, se possibile, valorizzarlo. Ciascuna commissione potrà consultare esperti e, una volta ricevuta la segnalazione, entro i sessanta giorni successivi alla presentazione dell’ atto, elaborerà la proposta per poi trasmetterla alla competente struttura regionale. “E’ molto positiva la notizia dell’istituzione delle dieci commissioni – commenta Erasmo D’Angelis (Margherita), presidente della commissione ambiente e territorio della Regione -. Il vero dramma è che non esiste a livello nazionale una legge per il governo del territorio e purtroppo questo tema non figura neanche nell’agenda della politica nazionale”. (ANSA).