Prato
Ambiente, Prato promossa con riserva
Se per gli indicatori della qualità dell’aria Prato si pone a centro classifica, nella media nazionale, uno dei punti deboli della città evidenziati dalla ricerca è quello dei rifiuti solidi urbani: ogni cittadino, in media, in un anno ne produce qui quasi 773 chili, quasi il doppio della città più virtuosa (Matera). Peggio stanno in tutta Italia solo 10 città. Anche se a recuperare parzialmente il dato precedente Prato si pone al 25esimo posto nazionale con il 35,6% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti.
Non particolarmente brillante neppure il numero di persone che utilizzano il trasporto pubblico in rapporto al totale della popolazione. Anche qui Prato si pone nella zona bassa della classifica: il numero di passeggeri trasportati «per abitante» (il dato è quindi influenzato dall’incidenza del pendolarismo) è di 40, cinque volte in meno che la prima della classifica, Parma. Così come è più bassa rispetto ad altre città della stessa dimensione l’offerta di trasporto pubblico, calcolata in chilometri percorsi annualmente dai mezzi pubblici per ogni abitante: appena 20 qui a Prato, meno della metà della prima in classifica nella categoria città medie, Trento, che per ogni abitante offre quasi 50 chilometri di linee pubbliche. Sempre in questo campo, la città si pone a centro classifica per il numero di auto in circolazione ogni cento abitanti: 63, appena sopra la media nazionale che è per i capoluoghi di 61 (a Firenze, per fare un esempio, questo tasso è di 55). Un buon punteggio Prato lo prende per le isole pedonali, dove si pone fra le prime 30 in Italia, mentre per le Ztl, le zone a traffico limitato, è nella metà più bassa della classifica. Ottimi risultati per le piste ciclabili in rapporto alla popolazione (13esimo posto italiano) e per il verde urbano totale (nono posto).