Toscana
AMBIENTE, IN TOSCANA NORME PIÙ RIGIDE CONTRO ELETTROSMOG
(ASCA) – Per garantire una più efficace tutela della popolazione dall’inquinamento elettromagnetico, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una nuova legge sugli impianti di radiocomunicazione. I gruppi PdL e Lega Nord si sono astenuti. è stato il presidente della commissione Territorio ed ambiente, Vincenzo Ceccarelli (Pd), ad illustrare il testo in aula. La legge nasce dall’esigenza di aggiornare la normativa regionale al nuovo quadro di riferimento nazionale, che assegna allo Stato il compito di fissare i valori limite di esposizione ai campi elettromagnetici ed alle Regioni quello di definire i criteri per la localizzazione degli impianti. La legge interessa tutti gli impianti di radiocomunicazione con potenza in antenna superiore ai 5 Watt e gli impianti, diversi dai ponti radio, con potenza Eirp (la potenza isotropica irradiata equivalente, una misura di densità) superiore ai 100 Watt. è previsto però un archivio anche per i microimpianti, gli impianti a bassa potenza per l’accesso del pubblico ai servizi di radiocomunicazione ed internet. Tale archivio sarà istituito presso l’esistente catasto regionale. “Gli impianti radiotelevisivi saranno installati prevalentemente in zone non edificate, mentre gli altri impianti prioritariamente in aree di proprietà pubblica – ha sottolineato Ceccarelli – Nelle aree di interesse monumentale e paesaggistico, l’installazione è consentita con soluzioni tecnologiche che mitighino l’impatto visivo, mentre è vietata su ospedali e scuole, a meno che localizzazioni alternative, necessarie per ragioni di servizio, non siano peggiori per l’impatto elettromagnetico”. Sarà compito dei Comuni rilasciare la necessaria autorizzazione. Per adeguare gli impianti esistenti alla nuova disciplina, la Giunta regionale definirà un Piano di risanamento ‘una tantum’, da attuarsi a spese dei titolari degli impianti.