Toscana

AMBIENTE, IL PARCO EOLICO DI SCANSANO PUO’ PROSEGUIRE ATTIVITA’; IL TAR NON ESAMINA LA SOSPENSIVA

La battaglia a suon di carte bollate prosegue, ma nel frattempo il parco eolico più grande della Toscana, quello dei Poggi Alti nel comune di Scansano, può proseguire la propria attività, almeno fino al novembre prossimo.  E’ questo il primo e principale effetto pratico del pronunciamento di ieri da parte del Tar della Toscana, che ha deciso di non esaminare le due richieste di sospensiva presentate dall’imprenditore vitivinicolo Jacopo Biondi Santi e da Italia Nostra, che con due distinti ricorsi al Tribunale Amministrativo della Toscana depositati nel mese scorso, reputano illegittima la nuova autorizzazione concessa dalla Regione al gestore delle dieci torri eoliche da 20 megawatt di potenza complessiva installata, collocate in località Murci. Il dibattito di merito di fronte alla magistratura amministrativa si terrà dunque a fine anno. Il giudice ha chiesto ai ricorrenti di accettare di non discutere adesso circa la sospensiva dell’autorizzazione regionale che, se accolta, avrebbe comportato uno stop dell’impianto. La pale potranno invece continuare a girare e il parco a produrre energia. Si tratta di una notizia accolta con soddisfazione dalla Regione Toscana, che si augura si giunga alla fine del lungo contenzioso legale e che si oppone, insieme alla Provincia di Grosseto, al Comune di Scansano, ai Ministeri dell’ambiente e dei Beni e delle attività culturali, nonché alla società Parco eolico Poggi Alti srl, ai due nuovi ricorsi presentati al Tar della Toscana dall’imprenditore proprietario del vicino Castello di Montepo’ e dell’Associzione ambientalista. Dopo la conclusione del primo contenzioso legale con il pronunciamento prima del Tar Toscana e poi del Consiglio di Stato, la Regione aveva emesso, nel febbraio scorso, un decreto che autorizzava la ripresa dell’attività del parco eolico in seguito al parere favorevole espresso dalla conferenza dei servizi del gennaio di quest’anno.I due ricorrenti avevano però deciso di impugnare anche quei provvedimenti di fronte alla magistratura amministrativa. (cs-Tiziano Carradori)