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Ambiente: ecco come sta cambiando il ciclo dell’acqua
Nuovi studi indicano come il ciclo dell’acqua stia cambiando, un effetto dovuto principalmente all’attività antropica.
Nuovi studi indicano come il ciclo dell’acqua stia cambiando, un effetto dovuto principalmente all’attività antropica.
In particolare, il ciclo idrologico sta accelerando rendendo le acque salate sempre più salate, un fenomeno causato soprattutto dal cambiamento climatico e indotto dunque dal riscaldamento globale, ossia sempre dalle attività umane.
I vari processi che determinano il ciclo dell’acqua
Naturalmente, i cambiamenti stanno interessando tutte le fasi del ciclo idrologico che comprende evaporazione, condensazione, precipitazione, infiltrazione.
Più nel dettaglio, il ciclo dell’acqua inizia quando l’acqua di mari e oceani subisce l’evaporazione per effetto del calore del sole, dopodiché il vapore acqueo sale nell’atmosfera e una volta a contatto con le basse temperature è sottoposto alla condensazione.
Quando le nuvole diventano troppo grosse e pesanti le goccioline d’acqua cadono a terra attraverso le precipitazioni, quindi l’acqua torna nei mari e negli oceani, ma alimenta anche fiumi e laghi, inoltre si infiltra nel terreno fino a raggiungere le falde sotterranee.
Le attività umane condizionano il ciclo idrologico
Lo US Geological Survey (USGS), ossia l’Istituto Geologico degli Stati Uniti, ha pubblicato recentemente uno schema rinnovato del ciclo idrologico, in cui gli scienziati dell’agenzia scientifica del governo americano hanno considerato anche il fattore antropico.
Questo diagramma, risultato di 20 anni di ricerche, mostra chiaramente il ruolo dell’umanità nel ciclo idrologico, ovvero come una serie di interventi quali l’uso dell’acqua in ambito domestico, agricolo, industriale e per la produzione di energia elettrica stia alterando il ciclo dell’acqua.
Per provare a invertire la tendenza è necessario promuovere un uso più sostenibile dell’acqua, per esempio incentivando aziende private, amministrazioni pubbliche e cittadini verso un utilizzo più razionale delle risorse idriche.
Ciò comprende anche tutte le opere che intervengono sul ciclo idrologico, come la modifica dei corsi d’acqua, il prelievo di acqua dolce per il raffreddamento delle centrali elettriche e l’uso dell’acqua delle falde sotterranee superficiali per l’irrigazione dei campi e gli allevamenti di animali.
Il ciclo dell’acqua sta accelerando secondo gli scienziati
Se lo US Geological Survey ha proposto un nuovo diagramma del ciclo idrologico aggiornato, integrando anche le conseguenze delle attività antropiche, alcuni studi scientifici hanno evidenziato un fenomeno preoccupante: il ciclo dell’acqua sta accelerando.
Questo fenomeno è stato osservato attraverso un nuovo metodo d’indagine da uno studio dell’Institut de Ciències del Mar di Barcellona pubblicato su Scientific Report, confermando quanto previsto da numerosi modelli climatici.
Nel dettaglio, misurando la salinità dello strato superficiale dell’acqua degli oceani tramite dati satellitari, invece di rilevare la salinità dello strato sottostante attraverso boe e altri strumenti, i ricercatori hanno scoperto che la salinità degli oceani sta aumentando a causa di un’evaporazione più rapida dell’acqua superficiale.
In sostanza, l’aumento delle temperature terrestri sta provocando un aumento dell’evaporazione dell’acqua degli oceani, tuttavia poiché questo processo avviene velocemente l’acqua superficiale non fa in tempo a mescolarsi con gli strati più profondi.
Questi fenomeni comportano due effetti principali: da un lato, la frequenza maggiore di periodi di siccità, come avvenuto per esempio con la secca del Po in Italia; dall’altro, sono l’aumento delle precipitazioni violente che causano allagamenti, inondazioni e frane, come successo la scorsa primavera in Pakistan.
Il cambiamento della distribuzione delle precipitazioni è confermato anche dai ricercatori del Global Water Monitor, che hanno monitorato i dati satellitari relativi agli ultimi due anni sulla portata di 4 mila fiumi e laghi, temperature, umidità dell’aria e del suolo.
Queste ricerche sono fondamentali per comprendere gli effetti del cambiamento climatico sul ciclo dell’acqua, per capire il reale impatto delle attività antropiche su questo processo essenziale per la vita.
Inoltre, studiare queste interazioni consente di pianificare politiche di prevenzione degli eventi climatici estremi più efficaci, per tutelare la popolazione che vive in zone di rischio e adottare interventi adeguati per proteggere le persone più esposte.
Bisognerà anche capire quali saranno gli effetti a lungo termine di un aumento della salinità degli oceani, mentre le acque dolci diventano sempre meno salate: fenomeni entrambi preoccupanti al momento per gli scienziati.