Toscana

AMBIENTE E SERVIZI, PIANO PER AUTOSUFFICIENZA AMBITI TERRITORIALI

(ASCA) – Sarà un piano che gestirà non solo i rifiuti urbani, o speciali, ma anche le bonifiche dei siti inquinati, tenendo conto delle direttive europee e delle esigenze dei vari territori della Toscana. Lo scopo è portare all’autosufficienza gli ambiti territoriali, entro i quali sono organizzati i servizi pubblici integrati come ad esempio quello idrico o quello dei rifiuti, e migliorare l’efficienza degli impianti. Questo il concetto espresso dall’assessore regionale all’Ambiente Annarita Bramerini, che in aula ha svolto un’informativa sul documento preliminare relativo al piano di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinanti che la Giunta regionale ha messo a punto e sul quale, dopo l’informativa odierna, si aprirà la concertazione con le rappresentanze istituzionali e sociali per ricercare, così come previsto dallo Statuto toscano, eventuali e preventive linee di intesa. La Bramerini ha affermato che quello illustrato nelle sue linee guida “è un piano che parlerà alla Toscana per i prossimi dieci anni” e che “con esso la Regione si impegna in modo particolare sulla questione dei rifiuti speciali”. Ma non solo. Dopo aver evidenziato che “nel vecchio programma non sono mancati e non mancano elementi di criticità che vanno superati”, l’assessore ha sottolineato che “la raccolta differenziata è comunque aumentata negli ultimi anni” e che “in Toscana vi è stata anche una riduzione della produzione dei rifiuti”. “Il nostro impegno è correggere quanto non ha funzionato o ha funzionato meno in questi anni – ha concluso la Bramerini -. Al contempo adegueremo le nostre politiche alle direttive dell’Unione Europea in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti”. Secondo Paolo Marcheschi (Pdl) “é vero che in Toscana, per alcuni versi, la situazione sembra migliore che altrove” ma questo non significa che la situazione sia ottimale. Anzi, per l’esponente del Pdl, “in Toscana si mette solo la polvere sotto il tappeto” e ciò, sercondo lui, “é evidente in quanto la Regione non ha obiettivi di recupero e di riciclo”.