Due Accordi che porteranno alla bonifica di 35 siti inquinati, alla messa in sicurezza mineraria delle concessioni ancora attive nell’area delle Colline metallifere, alla bonifica dei siti industriali della Piana di Scarlino ed alla conclusione della lunga vicenda dell’inquinamento del Fiume Merse. A firmarli oggi, a Grosseto, sono stati la Regione Toscana, le Province di Siena e Grosseto, i Comuni di Gavorrano, Manciano, Massa Marittima, Montieri, Scarlino e Chiusdino, l’Arpat e l’azienda Syndial (Eni), che detiene le concessioni minerarie.«Siamo davanti ad un passaggio che possiamo definire ‘storico’ per questo territorio – ha detto il presidente della Regione Claudio Martini – un atto che chiude una pagina aspra e complessa e ne avvia una nuova, ricca di potenzialità dal punto di vista istituzionale, ambientale, sociale ed economico. Dopo questa firma potranno iniziare le opere di risaname nto ambientale necessarie per restituire alle istituzioni ed ai cittadini di questo territorio risorse fino ad oggi precluse».La firma dei due Accordi procedimentali sancisce la collaborazione tra le istituzioni che rappresentano il territorio e la società. Con questo atto, infatti, l’azienda si è impegnata a farsi carico dei costi bonifica anche per quei siti per i quali in passato ha presentato ricorso contro il Piano provinciale delle bonifiche stilato dalla Provincia di Grosseto. «Il cambio di atteggiamento da parte di Syndial spiega l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini è da apprezzare. Grazie al lavoro delle istituzioni locali ed alla disponibilità mostrata nell’ultimo periodo dall’azienda, molte situazioni pendenti potranno essere risolte. Siamo davanti ad un caso raro nel panorama italiano: per capire l’importanza del risultato raggiunto basta pensare alla situazione di stallo in cui si trova no da tempo le aree Sin (siti da bonificare di interesse nazionale)».«Si tratta di un passaggio particolarmente importante per la qualità ambientale del nostro territorio spiega il presidente della Provincia Lio Scheggi con questi Accordi, infatti, si apre una nuova fase nei rapporti tra Istituzioni e Syndial e si creano le condizioni per portare a soluzione il problema delle bonifiche dei siti ex-minerari. Ringrazio la Regione per il contributo decisivo che ha dato e sottolineo l’impegno della stessa Provincia di Grosseto, che ha perseguito con determinazione questo importante obiettivo».Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore provinciale Giancarlo Farnetani. «L’accordo ha detto l’assessore è il frutto di un lungo lavoro che ha visto impegnati Regione, Province e Comuni nella soluzione di una controversia che va avanti ormai da oltre 8 anni. Siamo certi che la s trada intrapresa è quella giusta per porre fine a questa vicenda. Doveroso un ringraziamento al gruppo tecnico della Provincia e delle altre Istituzioni coinvolte».«Grosseto – ha detto infine il presidente Martini – è forse la Provincia toscana dove può manifestarsi in maniera più evidente la volontà di guardare al futuro nel segno della sostenibilità e del dinamismo. Trovare una sintesi positiva tra sviluppo economico e tutela del territorio è possibile, perché la Toscana non è solo una terra a vocazione turistica e rurale, ma anche industriale e artigianale».Con questo Accordo Syndial si impegna non soltanto a farsi carico di tutte le bonifiche che le competono, ma anche a restituire i soldi spesi da chi nel frattempo ha gestito la situazione ed attuato interventi di emergenza. Sulla base di una stima del tutto preliminare fatta da Syndial, ad oggi la cifra che la società si impegn a a spendere è stimabile intorno a 150 milioni di euro. Gli importi esatti saranno calcolati dopo la stesura dei progetti definitivi. Una novità importante contenuta nei due Accordi è la ricerca di una soluzione al problema delle acque di scolo delle miniere, acque inquinate che fuoriescono (come nel caso del Fiume Merse) e finiscono per contaminare i corsi d’acqua circostanti. Si propone dunque un quadro completo, certo e condiviso degli interventi necessari a completare la dismissione in sicurezza delle miniere e la bonifica dei siti contaminati all’interno delle aree minerarie. Saranno inoltre fissati tempi certi entro i quali presentare ed approvare i progetti. A seguito di questi interventi, previa certificazione di avvenuta bonifica, la Regione accetterà la rinuncia di Syndial alla concessione mineraria. Nel caso in cui gli Accordi non venissero rispettati le parti avranno la possibilità di riattivare il conte nzioso oggi in atto. (cs- Pamela Pucci)