Toscana

AMBIENTE, ASSEMBLEA COMITATI: ASOR ROSA APRE ‘VERTENZA’ TOSCANA

Val D’Orcia, naturalmente, e poi tutte le questioni ‘grandi’, dalla Tav di Firenze alla Tirrenica, dai rifiuti alla tutela del paesaggio, ma anche le ‘piccole’ brutture della porta accanto, dal progetto di un megaparcheggio al porticciolo turistico, dalla lottizzazione in riva al mare alla variante che passa proprio sotto casa. Tanti i problemi sollevati dai circa 150 comitati toscani che, a marzo scorso, costituirono un coordinamento guidato dal professor Alberto Asor Rosa. Ma ora la denuncia non basta più: gli esponenti delle associazioni chiedono uno scatto qualitativo e il paladino di Monticchiello apre una ‘vertenza’ con la Regione. “Occuparsi di ambiente – ha affermato Asor Rosa a Firenze, davanti all’assemblea dei comitati – non è la difesa intellettualistica del territorio. Il nostro è un movimento neoambientalista, che auspica un passaggio in avanti”. I comitati non vogliono trasformarsi in un partito “né ora né mai”, sottolinea il professore, ma “vogliamo irrobustire la partecipazione democratica, far nascere una ‘democrazia territoriale partecipata'”.

La ‘vertenza’ toscana punta ad avere un dialogo, allo stesso tavolo, con la Regione in primis e poi, a cascata, con gli altri enti locali. Sul piatto ci saranno il Pit, Piano di indirizzo territoriale, la Tav, la Tirrenica, le rinnovabili, gli inceneritori. A ottobre, però, in occasione del prossimo convegno regionale, l’intenzione dei comitati è quella di lanciare la piattaforma toscana a livello nazionale, creando anche sinergie con altre regioni. La proposta di Asor Rosa trova terreno fertile nei vari comitati aderenti al coordinamento, la stragrande maggioranza attivi a Firenze e che rappresentano un mondo variegato, dalle persone attive per la salvaguardia del territorio al comitato contro i ripetitori telefonici, da un’associazione femminista a a quanti si battono contro la costruzione della moschea di Colle Val D’Elsa, ma piace anche ai rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste di primo piano, da Italia Nostra al Wwf, e al Fai. “Emerge la necessità – ha detto Carlo Ripa Di Meana, consigliere nazionale di Italia Nostra – di andare oltre i raggi di influenza reciproci dell’associazionismo tradizionale, a volte, come nel caso dell’eolico di Scansano, in collisione tra loro. Serve un nuovo progetto di ambientalismo, che guardi magari alle vie tracciate da Beppe Grillo e da Carlo Petrini”.

“La Toscana – ha osservato Guido Scoccianti, presidente del Wwf regionale – soffre di un assalto diffuso: la speranza è che le associazioni ambientaliste riconquistino appeal, soprattutto nei confronti dei giovani”. “Bene la proposta di Asor Rosa – ha sottolineato Ilaria Marvelli del Fai – perché il rischio è che i vari comitati, senza rapporti concreti con la politica, rimangano entità astratte senza capacità di modificare nulla”. La politica, per la verità, era poco presente. C’erano, tra gli altri, i consiglieri regionali dei Verdi, Fabio Roggiolani, e di Forza Italia, Stefania Fuscagni, la capogruppo del Prc in Regione Monica Sgherri, la consigliera comunale Ornella De Zordo del gruppo Unaltracittà. Tra gli assenti spiccava Legambiente. “Eravamo a Roma impegnati per il consiglio nazionale – ha spiegato Piero Baronti, presidente toscano dell’associazione – e anche volendo non avremmo potuto partecipare. In ogni caso sarebbe stata una partecipazione da esterni: non facciamo parte del coordinamento perché riteniamo che raccolga anche comitati a noi antitetici”. “Non escludiamo però – ha aggiunto – che su singole battaglie potremmo essere d’accordo”. (ANSA).