Toscana

AMBIENTE, A SAN ROSSORE L’ANNUNCIO DI PRODI: RUSSIA VICINA A RATIFICA PROTOCOLLO DI KYOTO

Passa anche da Kyoto una possibile soluzione al problema dei cambiamenti climatici in corso nel mondo e, in definitiva, una prima risposta al futuro della Terra. È la conclusione alla quale sono arrivati ieri gli esperti che si sono dati appuntamento a San Rossore per il primo dei due giorni di lavoro del tradizionale Meeting organizzato dalla Regione Toscana e dedicato quest’anno ai capricci del meteo. La ratifica del protocollo di Kyoto sulle emissioni dei gas serra in atmosfera da parte del numero più alto possibile di Paesi torna dunque di stretta attualità. Soprattutto dopo l’annuncio fatto da uno dei principali ospiti del meeting, il presidente uscente della Commissione europea Romano Prodi, che ha parlato di importanti trattative in corso con il premier Vladimir Putin per convincere la Russia ad aderire al protocollo (che anche l’Italia ha sottoscritto nel 2002).

Con l’ingresso della Russia, che secondo quanto riferito da Prodi potrebbe avvenire di qui a due mesi, si potrebbe inoltre avere un positivo effetto domino capace di attirare altri Paesi, con in testa gli altri grandi e polemici assenti dalla firma del protocollo: gli Stati Uniti di George W. Bush. Una prospettiva, quest’ultima, che è stata confermata anche dall’ex vicepresidente Usa Al Gore, intervenuto ad una tavola rotonda con il capo dell’esecutivo di Bruxelles e il governatore toscano Claudio Martini. «Se la Russia ratificasse Kyoto – ha detto l’ex vice di Bill Clinton – sicuramente la scelta finirebbe per influenzare anche l’America».

Il punto di vista degli ‘States’ opposti a Bush e quello dell’Unione europea – rappresentati rispettivamente dall’uomo che per una manciata di voti ha perso la sfida con l’attuale inquilino della Casa Bianca alle presidenziali del 2000 e il numero uno di Bruxelles – si sono dunque incontrati e ritrovati su vari argomenti. Ambientali, ma non solo. Da un accenno di Gore al problema delle guerre globali è nato per esempio l’invito di Prodi alla «cooperazione” per costruire un processo irreversibile di pace, l’unica strada in grado di «risolvere il futuro del mondo”. Su temi più strettamente ambientali si sono poi confrontati gli esperti convocati nell’ex tenuta presidenziale di San Rossore.

Tra gli interventi più seguiti e accesi quelli di Richard Lindzen, fisico e climatologo del Mit di Boston, e Robert Watson, direttore della Rete per lo sviluppo sostenibile ambientale e sociale della World Bank. Interessanti le loro schermaglie verbali, con Lindzen a sostenere come non ci sia “nessuna prova scientifica circa l’influenza dell’uomo sul clima» e Watson a controbattere snocciolando dati: «6,3 miliardi di tonnellate di CO2 finiscono nell’atmosfera a causa della combustione di combustibili fossili”. Tesi sostenuta anche dal fondatore di ‘The Ecologist’, Edward Goldsmith, secondo cui «l’umanità sta navigando in un mare sconosciuto, non c’è più tempo da perdere”, e il meteorologo inglese Richard Betts, per il quale «negli ultimi 15 anni si sono avute le temperature più alte mai registrate in tutto il ventesimo secolo”. (Leonardo Cioni – Ansa)