Toscana

AMBIENTE: 50 MLN EURO L’ANNO DA NUOVO PIANO REGIONALE

Ammontano a 50 milioni di euro l’anno le risorse destinate all’ambiente. E’ quanto previsto dal Piano regionale di azione ambientale 2007-2010 illustrato ieri in Consiglio regionale da un’informativa dell’assessore all’ Ambiente Marino Artusa. Tra gli obiettivi prioritari di intervento del nuovo piano: il cambiamento climatico, la biodiversità, la salute e un uso sostenibile delle risorse naturali e della gestione dei rifiuti. Come spiegato dall’assessore “occorre accellelare sulle politiche dello sviluppo sostenibile. Ci poniamo l obiettivo di arrivare al 50% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2012. Allo stesso tempo è necessario sviluppare un mercato delle energie rinnovabili che può diventare un volano per l’ economia toscana”.

“Per l’ambiente – ha aggiunto Artusa – la Regione mette a disposizione 50 milioni di euro ogni anno per lo sviluppo di politiche ad hoc a cui si aggiungono 200 milioni di fondi già indicizzati. Contestualmente è nostro obiettivo ridurre la produzione di rifiuti che devono diminuire del 15% e contemporaneamente arrivare al 55% raccolta differenziata”.

Tra gli elementi chiave del documento presentato anche la definizione del concetto di ambiente come sistema complesso che ha influenze non solo sulla natura ma anche sull’ economia e la società. Da qui la proposta di integrare le politiche ambientali con quelle regionali relative allo sviluppo, ai trasporti, all’agricoltura. Sulla questione è poi intervenuto Erasmo D’Angelis, consigliere della Margherita e presidente della commissione consiliare Territorio e Ambiente. “La Toscana – ha sottolineato – ha bisogno di un salto di qualità nelle politiche ambientali. Abbiamo buone leggi ma i segnali ambientali, dall’ aumento della produzione di rifiuti all’ inquinamento nei centri urbani, ci dicono che c’ è bisogno di azioni concrete immediate. La Toscana è sicuramente la Regione italiana che ha le migliori carte da giocare per far diventare l’ ambiente l’ elemento forte nella competizione internazionale”.

Per Monica Sgherri (Prc) “l’approvazione del Piano Regionale di Azione Ambientale è l’atto più importante di questa legislatura, forse ancora di più del Prs”, ma occorre “partire dalla valutazione dei risultati degli obiettivi prefissati nel piano regionale 2004-2006. E allora dovremmo interrogarci sul sostanziale fallimento per esempio del primo macro obiettivo riferito ai cambiamenti climatici che aveva gli obiettivi della riduzione delle emissioni di gas serra, della stabilizzazione e la riduzione dei consumi energetici, dell’aumento percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili”.

Secondo Andrea Agresti (An)”è un documento tutta teoria e niente risposte al territorio, se è condivisibile in linea di principio, non lo è sul piano delle risposte che non da”.

La discussione al documento preliminare è stata poi accompagnata da una risoluzione, con primo firmatario Erasmo D’Angelis, che chiede alla Giunta regionale di informare la commissione Ambiente sugli esiti della prossima fase di confronto delle rappresentanze istituzionali e sociali. La risoluzione è stata votata a maggioranza dall’Unione, contraria la Cdl. (ANSA)