“Negli ultimi giorni abbiamo assistito al moltiplicarsi delle polemiche sull’alta velocità a Firenze: mentre prosegue la contrapposizione tra le istituzioni fiorentine e il Ministro dei Trasporti, comitati e forze politiche di opposizione sono schierati contro ogni ipotesi di realizzazione del nodo ferroviario per l’AV di Firenze. Dobbiamo uscire da questa situazione di facciata che non produce niente e inganna solo i cittadini, dobbiamo riportare quindi le questioni su fatti concreti e andare avanti con i progetti previsti senza perdere tempo”. Lo afferma in un comunicato Stefano Boni, segretario generale fella Fit-Cisl toscana, che ricorda come “dieci giorni fa l’amministratore delegato di Ferrovie si è incontrato con il Governatore della Toscana, con il Presidente della Provincia e con il sindaco di Firenze e alla fine dei lavori è stato deciso di aprire un tavolo toscano, per affrontare e risolvere tutte le perplessità e obiezioni ancora esistenti, su cinque punti”. E cioè: “osservatorio per verificare e monitorare tutti gli aspetti ambientali e di sicurezza; confrontare il progetto esecutivo rispetto ai mezzi e attrezzature realmente utilizzati; garanzie rispetto ai materiali che dovranno essere smaltiti; realizzazione del progetto per il collegamento veloce fra la nuova stazione con SMN; completamento e messa in funzione del CDS Osmannoro insieme agli altri impianti per una occupazione complessiva di circa 900 posti di lavoro”.“Le ferrovie – si legge ancora nel comunicato della Fit-Cisl – non devono far altro che assumersi le proprie responsabilità e smettere di nascondersi dietro le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti che ha appena ribadito che le scelte fatte non possono essere messe in discussione e non si deve perdere neanche un giorno nella realizzazione delle infrastrutture. Dichiarazioni condivisibili e da portare avanti, per quanto ci riguarda, ma con altrettanta chiarezza le ferrovie devono rispettare tutti gli impegni sottoscritti senza nessun sconto e completare e mettere in funzione il CDS con le maestranze previste e concordate”.Per la Fit Cisl “sono stati fatti passi in avanti”. Adesso chiede “che effettivamente la discussione sui punti di cui sopra, parta effettivamente entro i primi dieci giorni di agosto, mettendo in evidenza da questo momento in poi chi effettivamente vuole rispettare gli impegni e chi no”. L’ultima sottolineatura è sul nodo di Santa Maria Novella “dove i treni AV, sia quelli di Trenitalia che della società NTV, in questa fase transitoria, dovranno impattare il meno possibile” per non penalizzare il trasporto metropolitano e regionale.