Se il Governo non metterà a disposizione ulteriori risorse per gli interventi di ripristino, la gestione della fase post alluvione rischia di trasformarsi in una guerra tra poveri. Il grido d’allarme l’ha lanciato oggi a Pisa, il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, che ha preso parte all’incontro convocato dal commissario delegato per il superamento dell’emergenza alluvione Claudio Martini. Riunione a cui hanno preso parte i rappresentanti delle amministrazioni provinciali e dei Comuni toscani colpiti dal maltempo di dicembre.L’appello di Baccelli al Governo (l’ennesimo, in questi ultimi due mesi) trova motivazione anche alla luce della situazione rappresentata dal commissario Martini, il quale ha quantificato in oltre 500 milioni di euro il fabbisogno economico per riparare i danni dell’alluvione, a fronte di un contributo governativo di soli 72 milioni di euro, e cioè circa il 15% delle reali necessità segnalate dagli enti locali. Di qui l’interrogativo: come fare per individuare le priorità?Nel corso dell’incontro, Baccelli ha ricordato che soltanto in provincia di Lucca i danni su beni pubblici e privati superano 200 milioni di euro, sottolineando l’evidente squilibrio tra le necessità del territorio e le risorse effettive messe a disposizione dallo Stato.Baccelli ha anche stigmatizzato la decisione del Governo di escludere dal Patto di stabilità soltanto i fondi assegnati attraverso l’Ordinanza della Protezione civile nazionale ed ha ribadito la necessità di puntare non solo agli interventi di ripristino sul territorio ferito’, ma anche all’applicazione di un Piano organico pluriennale di messa in sicurezza e salvaguardia idrogeologica del territorio provinciale e regionale.Sul piano strettamente operativo, Martini ha ricordato che entro 45 giorni dalla sua nomina a Commissario dovrà presentare un Piano degli interventi per il superamento dell’emergenza, con l’indicazione di tutte le necessità finanziarie, sia per i lavori di somma urgenza realizzati dagli enti locali, sia per i contributi alle famiglie e alle imprese danneggiate.Proprio per accelerare i tempi, Martini ha chiesto alle Province e ai Comuni di fargli pervenire, al massimo entro 15 giorni, tutti i dati aggiornati. Per questo, sarà creato un Comitato istituzionale ristretto che si riunirà a breve di cui sono stati chiamati a far parte le Province di Lucca, Pisa, Massa Carrara, Prato e Pistoia e i rappresentanti di Anci e Uncem. (cs)