Toscana
All’Ospedale del Cuore di Massa primo intervento al cuore senza aprire il torace
Così la Fondazione Monasterio, nelle sue sedi di Massa e Pisa, si conferma nel 2015 il primo centro di emodinamica in Italia per casi trattati con tecniche di cardiologia interventistica, con 4.205 interventi (seguita al secondo posto dal Centro cardiologico Fondazione Monzino di Milano, che ha trattato 4166 casi, del Policlinico Gemelli di Roma che ha trattato 3168 casi ed anche del San Raffaele di Milano con 3427).
Ecco come il team ha operato invece la valvola: attraverso un piccolo foro nell’inguine del paziente, il Cardioband è stato portato fino dentro il cuore attraverso un tubo di diametro inferiore a 6 millimetri; gli strumenti per operare la valvola, micro bisturi, passano da questo tubo, manovrati dai chirurghi ad un metro di distanza. Su un monitor l’ecografista, l’occhio del chirurgo, proietta le immagini interne del cuore e guida la mano esperta dell’uomo, che opera senza mai toccare il paziente. E’ necessario un supporto ecocardiografico transesofageo di livello decisamente avanzato, perché di fatto è l’immagine ecocardiografica che guida gran parte dell’intervento. Risultato: si riducono i rischi operatori e il disagio per il paziente, che dopo tre giorni è uscito con le sue gambe dall’ospedale, quindi meno giorni di degenza.
Per eseguire questo tipo di intervento è stata necessaria una preparazione accurata ed una pianificazione curata nel minimo dettaglio. L’esecuzione dell’intervento è stata eseguita precedentemente per ben tre volte utilizzando un simulatore su cui è “installato” il cuore 3D del paziente.
A questo link è possibile visionare un’animazione dell’intervento: