Nei giorni scorsi stavo costeggiando in bicicletta il bacino di Montedoglio quando mi è apparso davanti un Canadair della protezione civile libratosi in volo sopra Madonnuccia. In realtà non era solo. Infatti i Canadair erano due e, in successione, scendevano sul lago per rifornirsi di acqua e decollare in direzione dell’incendio che doveva essere molto vicino. Un’operazione non esente da pericoli, con i velivoli che scendevano da Brancialino lambendo, talvolta, i tralicci dell’alta tensione ed il viadotto della superstrada. Dato il perdurare dell’incendio che ha costretto i Canadair ad un continuo andirivieni dalle prime luci del giorno fino all’imbrunire, una piccola folla di curiosi (giunti appositamente in auto da Sansepolcro) si è assiepata lungo i bordi della strada per Baldignano quasi come gli spettatori di una gara ciclistica.Attratti da quelle manovre tanto insolite quanto spettacolari, tuttavia quelle «esibizioni» erano tutt’altro che gratuite. Possiamo solo immaginare gli elevati costi di una tale mobilitazione di uomini e mezzi, le decine di ettari di bosco bruciati sui versanti di Bocca Trabaria. Risorse andate letteralmente in fumo per incendi di natura immancabilmente dolosa dove la stupidità di un gesto banale deve essere fronteggiata poi dalla perizia di azioni complesse ed estremamente onerose.Ciò offre lo spunto per parlare dell’importante ruolo dei volontari appartenenti dal distaccamento vigili del fuoco di Sansepolcro, che vedo partire ad ogni ora del giorno e della notte. Anche durante l’anno non passa giorno in cui non veda gli automezzi dirigersi a sirene spiegate verso il luogo di un incidente, o verso una strada da sgombrare da un albero abbattuto dal vento. Circa 500 interventi all’anno, che possono significare 2 o 3 uscite al giorno sacrificando anche le domeniche. La loro paga oraria non arriva a 7 euro lordi, inizia e termina con l’uscita e il rientro in sede e non viene corrisposta se, ad esempio, la missione dura meno di mezz’ora. Invece non viene considerato il tempo dedicato a lavare i mezzi e a mantenere in ordine e in efficienza gli strumenti, in più i soldi dei rimborsi vengono generalmente utilizzati per pagare manutenzioni e acquisti di materiale (come i «cercapersone»).Attualmente il nucleo di Sansepolcro conta su 32 vigili volontari, di cui quasi la metà sempre operativi, e un parco mezzi che comprende anche un gommone a motore. Eppure in Italia, contrariamente a quanto avviene in altri paesi come l’Austria (dove è sufficiente entrare in un villaggio anche piccolo per trovarvi un distaccamento di pompieri), il servizio volontario viente boicottato. Le ragioni sono varie, ma si scontrano con l’evidenza dei fatti, che vuole che pochi giorni fa i nostri vigili del fuoco siano partiti da Sansepolcro per salvare un uomo intrappolato dalle fiamme a Lamoli, e questo perché i pompieri di Pesaro e Urbino erano già impegnati altrove.di Andrea Bertocci