Toscana

ALLARME DENATALITA’: Passaleva, la famiglia riguarda tutti

«Con la sua “fotografia” sulla Toscana di inizio secolo, l’Irpet è riuscito a farci confrontare con un dato non certo nuovo ma tale da interpellarci con evidente chiarezza ed estrema urgenza: se la comunità toscana non riesce a invertire la marcia attuale, che ci vede come il popolo europeo con il più basso indice di natalità, siamo davvero destinati a un futuro di grande grigiore».

Sono parole preoccupate quelle che Angelo Passaleva (Ppi) pronuncia all’indomani del «Rapporto su benessere e condizioni di vita in Toscana». La materia lo riguarda molto da vicino, sia come titolare in Regione delle Politiche sociali e degli interventi in materia di infanzia, gioventù e famiglie, sia per essere presidente fiorentino del Movimento per la vita.

«Con il suo appello ai toscani (“Fate più figli, la Regione vi aiuterà”), Claudio Martini ha dimostrato – a giudizio di Passaleva – un coraggioso buon senso di cui tutti quanti dobbiamo prendere atto. Adesso si apre una fase nuova e, per quanto mi riguarda – spiega l’assessore che è anche vicepresidente della Giunta regionale – sono lieto di fare la mia parte in un contesto politico che comunque deve abbandonare antiche forzature, o contrapposizioni, di carattere ideologico guardando alla concretezza di un problema così delicato».

«Il problema di sostenere la famiglia, soprattutto sotto l’aspetto del sostegno alla natalità, è di quelli dotati di un’assai evidente trasversalità – aggiunge Passaleva –; tocca, in pratica, tutti i settori di competenza regionale: dalle politiche per la casa a quelle per i servizi sociali, dalla scuola all’inserimento lavorativo, dalla formazione all’ambiente».

L’intenzione di chi, nel governo regionale, ha una competenza di coordinamento sugli interventi in materia di infanzia, gioventù e famiglia è adesso quella di costituire un gruppo di esperti ad alta competenza nei diversi profili di una problematica comunque complessa e articolata. «A queste persone chiederò – conclude Passaleva – non certo di preparare convegni o ricerche ma di studiare una complessiva strategia di intervento concreto in modo che, nel giro di qualche mese, siano disponibili progetti operativi da presentare alla Giunta e, subito dopo, da avviare con un serio coinvolgimento nell’intera società civile toscana».

S.M.

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