Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Allarme aborti nell’Aretino tra le immigrate,

Aumentano le interruzioni volontarie di gravidanza tra le immigrate presenti in provincia di Arezzo. Negli ultimi dieci anni sono praticamente raddoppiati. Nel 2008 nelle strutture sanitarie aretine sono stati praticati in totale 638 aborti, di cui il 48 per cento, 309, sono stati effettuati su donne straniere. Un numero in netta crescita se si pensa che nel 1996 gli aborti totali ad Arezzo e provincia erano stati appena 572 di cui solo il 20 per cento praticati su immigrate. L’anno più pesante da questo punto di vista è stato il 2005, quando le ivg totali sono state più di 800, divise equamente tra pazienti italiane e straniere. Nel 2006 e nel 2007, invece, gli aborti effettuati su donne straniere sono stati addirittura superiori di quelle delle italiane (rispettivamente 341 contro 339 nel 2006 e 329 contro 328 nel 2007). Negli ultimi dodici mesi, invece, risultano di nuovo superiori, seppur di poco, gli aborti di donne italiane. In ogni caso resta notevole la percentuale di donne immigrate che sceglie di non far nascere il proprio figlio, spesso si tratta di donne sole e molto giovani, arrivate da poco in Italia e senza lavoro fisso che scelgono questa strada per disperazione. Si tratta soprattutto di donne rumene, ben 147 nel solo 2008, seguite dalle albanesi, 46.Se nel caso delle italiane si sceglie di abortire soprattutto tra i 30 e i 34 anni, nel caso delle immigrate la fascia di età in cui il numero di ivg è più alta è quella tra i 25 e i 29 anni. Nella sola area urbana di Arezzo città sono stati praticati, nel 2008, 355 aborti di cui 173 riguardanti pazienti straniere. Andando a vedere, invece, i numeri relativi alle diverse vallate la Valtiberina risulta la zona dove si praticano il minor numero di aborti, sette nell’ultimo anno. In soli tre anni, in questo senso, si è passati dal picco maggiore di aborti registrato in riva al Tevere nel 2005, con ben 93 interruzioni volontarie di gravidanza in un anno, al numero minimo registrato in questi ultimi dodici mesi. Superiori gli aborti delle immigrate rispetto a quelle delle italiane anche in Casentino. Nel 2008, infatti, sono stati 46 le ivg in questa valle praticati su donne straniere, 39 quelle delle italiane. In Valdarno, infine, gli aborti dell’ultimo anno sono stati 191, di cui 86, il 45 per cento, praticati su immigrate. A questi numeri andrebbero poi aggiunti altre cifre non rilevabili relative agli aborti clandestini. Una piaga sempre presente nel nostro paese, che ogni anno mette a rischio la vita di migliaia di donne che scelgono di non abortire in una struttura sanitaria pubblica o privata, affidandosi alle mani di dottori «improvvisati». di Lorenzo CanaliIl caso «indiano» del ValdarnoAnche in Valdarno sono soprattutto rumene e albanesi a scegliere l’aborto. A differenze delle altre zone aretine però, c’è anche un forte ricorso all’ivg da parte di donne indiane. Ben dieci i casi nel 2008.