«Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino». Questo versetto del salmo 108 è il tema proposto da Benedetto XVI ai giovani di tutto il mondo per la ventunesima giornata mondiale della gioventù. Giornata che sarà celebrata nelle diverse Chiese locali e che il papa giudica «occasione opportuna per ravvivare la fiamma di entusiasmo accesa a Colonia e che molti di voi hanno portato nelle proprie famiglie, parrocchie, associazioni e movimenti». A Pisa i giovani si ritroveranno in Santa Croce in Fossabanda la sera di sabato 8 aprile, vigilia della Domenica delle Palme, per riflettere sul tema proposto e sul messaggio del Santo Padre.«Per questo – dice don Claudio Bullo, coresponsabile del servizio diocesano di pastorale giovanile – ci faremo aiutare da Nicola Pistolesi, Marina Specchio e suor Annalisa Arrigoni, che porteranno ai giovani la loro testimonianza. In particolare il Santo Padre scrive che la presenza amorevole di Dio, attraverso la sua parola, è lampada che dissipa le tenebre della paura e rischiara il cammino anche nei momenti difficili: ecco, i tre giovani ci racconteranno come questo sia avvenuto nella propria storia di vita».La riflessione continuerà nel dopo cena (che i ragazzi consumeranno al sacco) grazie all’intervento dell’arcivescovo e con il gruppo gospel «Jubilation» che coinvolgerà i giovani con la musica gospel.Meditazioni quaresimaliVie Crucis, processioni di Gesù morto, adorazione eucaristica, cenacoli, concerti di musica sacra coinvolgono un po’ tutti i paesi della diocesi. Una buona occasione per prepararsi alla Pasqua viene offerta dal vicariato cittadino di Pisa: ogni giovedì di Quaresima, nella chiesa di San Torpé, l’arcivescovo tiene alcune meditazioni. I primi incontri hanno calamitato in chiesa moltissimi fedeli. Giovedì scorso, ad esempio, l’arcivescovo ha tenuto una riflessione sulla prima lettera di San Pietro (3; 15: «adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi»). L’incontro aveva per tema «Nella preghiera e nell’unione a Cristo, il cristiano diventa coraggioso e coerente nel dimostrare la propria identità». Ultimo appuntamento, il prossimo 6 aprile, quando nella chiesa di San Torpé si terrà una celebrazione penitenziale.