Era le novità che l’edizione 2009 delle «Notti dell’archeologia» hanno portato a Cortona e al suo parco archeologico c’è da segnalare il percorso di visita della villa romana di Ossaia, la Tufa. Lo scavo dell’importante monumento di Ossaia, iniziato nel 1992, ha finora messo in luce un esempio notevole di villa di età tardo repubblicana-imperiale per un area complessiva di circa 1000 mq in tre aree, separate da un terrazzo intermedio. Questo complesso abitativo è stato interessato da tre diverse fasi abitative. La prima fase è databile tra il 50 a.C. e la metà del I secolo d.C.; la seconda fase costruttiva dall’80-100 d.C. al terzo secolo d.C.; la terza fase documenta una ripresa fra l’età della Tetrarchia e quella costantiniana fino alla metà del V secolo d.C.Gli interventi di scavo hanno anche permesso di avviare una straordinaria collaborazione con l’università di Alberta del Canada, che fin dall’inizio, grazie all’impegno dei professori Melena Fracchia e Maurizio Gualtieri, ha garantito un impegno costante di giovani e preparati archeologi che annualmente effettuano sessioni di scavo da giugno a settembre. Negli anni tanti sono stati i ritrovamenti oggi esposti in un’apposita sezione del Maec, il nuovo museo di Cortona.«Quello che è stato inaugurato», dichiara il sindaco di Cortona Andrea Vignini, che in questa legislatura detiene anche la delega alla cultura e Turismo, «è un percorso stabile di visita con segnaletica bilingue (italiano e inglese) con la messa in sicurezza dell’intera area della Villa Romana. In questo modo il complesso archeologico diventa uno dei tasselli fondamentali per il parco archeologico di Cortona e la testa di ponte per il collegamento non solo virtuale con l’area del Trasimeno. Da qui infatti parte un percorso trekking che ripercorre le zone della battaglia del Trasimeno. Da Ossaia attraverso le antiche chiese di San Donato e di Sepoltaglia si arriva a Tuoro sul Trasimeno. Tutti gli interventi effettuati in questi anni sono stati a carico del comune di Cortona. Abbiamo creduto nella nostra storia ed abbiamo investito in essa. Oggi ne vediamo i risultati. Il lavoro è senza dubbio ancora lungo. La villa di Ossaia è stata scavata solo per un 35% del suo totale. Possiamo, quindi, ragionevolmente aspettarci ancora tante sorprese».