Cultura & Società

Alla Chiesa serve una «conversione pastorale» a Firenze il video messaggio del cardinale Bassetti ha aperto il convegno della Conferenza episcopale toscana

“Non essere potenti o non essere presenti nell’agenda dei potenti di turno non ci deve preoccupare, dobbiamo invece preoccuparci se non abbiamo il coraggio di seguire e servire il Cristo povero e umiliato nella vita di quelli che san Giovanni Paolo II ha definito gli sconfitti della vita e che papa Francesco ci invita a riconoscere come gli scarti generati dall’indifferenza che diventa regola di vita in un sistema che idolatra il profitto e i consumi”.

Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, in un video messaggio inviato questa mattina al convegno promosso dalla Commissione cultura e comunicazione della Conferenza Episcopale Toscana sul tema “Umiltà, disinteresse, beatitudine. Rileggere il Convegno ecclesiale di Firenze”.

“La conversione pastorale e missionaria – ha detto Bassetti – non è semplicemente un progetto pastorale ma la condizione per cui le nostre chiese non si condannino alla irrilevanza e all’autoreferenzialità”. “Il pluralismo culturale e religioso – ha aggiunto – del mondo globalizzato e i processi di secolarizzazione o post-secolarizzazione estremamente avanzati nelle aree di antica cristianità a imporre la conversione missionaria e pastorale. Siamo in ritardo: la Chiesa non è più, da tempo, la fontana antica al centro del villaggio degli uomini, occorre allora uscire incontro agli uomini; non basta più indicare i nostri valori, occorre accompagnare cammini di speranza!”.

“Le nostre stesse strutture – ha detto ancora Bassetti – necessitano di essere sottoposte al discernimento per essere a servizio di ciò che è essenziale per l’annuncio del Vangelo, attraverso la scelta preferenziale della “povera gente” e il dialogo-profetico in vista della custodia della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato”.


A introdurre i lavori è stato l’Arcivescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro Riccardo Fontana, Delegato Cet per cultura e comunicazioni sociali. “Diciotto Chiese a convegno – ha spiegato –  per ragionare insieme del nuovo umanesimo: lo stile cristiano da rinnovare nella linea del discorso del Papa in Santa Maria del Fiore. Da ogni parte della Toscana sono giunti delegati, ciascuno chiamato a portare il contributo della propria comunità ecclesiale. Vogliamo parlare di futuro, per proporre il rinnovamento della nostra pastorale, attraverso un modo di essere, uno stile cristiano rinnovato”.