Cultura & Società
Alessandro, la «freccia» toscana
Ma Alessandro, con i suoi gradi di capitano, un proprio palio lo corre tutte le volte che deve volare con le Frecce tricolori, dieci come i cavalli al canape, indicate guarda caso con un nome equino, «pony». Un palio insolito, dove si deve vincere tutti assieme, ma dove non per questo è richiesto minor impegno e coraggio. Nella formazione titolare Fiaschi è il «pony 6» e riveste il ruolo di «primo fanalino», ovvero leader della seconda sezione: fa cioè il gregario quando la formazione è tutta insieme e il leader (punto di riferimento) per alcuni gregari quando la formazione è separata e mentre vengono eseguite le manovre per «fare disegni» nel cielo.
«Per diventare pilota delle Frecce Tricolori racconta l’aviatore senese bisogna essere un pilota dell’Aeronautica militare assegnato a reparti da Caccia e fare un periodo di almeno quattro anni di ferma volontaria in questi reparti. Poi, se le Frecce richiedono un pilota, si può fare domanda. La selezione vera e propria viene effettuata presso la base di Rivolto, vicino a Udine, dove i candidati restano un’intera settimana per prove teoriche e pratiche».
Alessandro, assegnato alla Pattuglia nel 1994, prende parte alle manifestazioni dall’anno successivo. Una vita dura e impegnativa, ma non può essere altrimenti se si vogliono mantenere certi livelli e contenere i rischi che pure fanno parte del mestiere. Sposato e padre di una bambina di quasi due anni, vive in Friuli, dove d’inverno lo raggiunge la famiglia, mentre d’estate, nei giorni liberi, è lui a fare la spola con Siena. «Nei mesi invernali spiega per allenarci voliamo due volte al giorno, mentre da maggio a settembre, visto che abbiamo una o due manifestazioni ogni fine settimana, l’allenamento viene ridotto alla prova il giorno prima di ogni impegno». La pattuglia italiana è, insieme a inglesi, francesi e spagnoli, tra quelle con maggiori tradizioni in Europa, ma rispetto a tutte le formazioni estere, comprese quelle extraeuropee, vola con un maggior numero di aerei, dieci. Il che vuol dire essere richiesti praticamente in tutto il mondo: «Siamo appena tornati ci informa il capitano dal Portogallo; il giorno di Ferragosto partiremo per Mosca. Quest’anno sono state programmate oltre 30 manifestazioni più i «sorvoli», cioè impegni ufficiali dove durante un passaggio viene disteso il drappo tricolore».