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Al via l’Expo 2015: dalle 10 cancelli aperti al pubblico

«Ce l’abbiamo fatta – dice soddisfatta la coppia che per prima mette piede nel sito espositivo – arriviamo da Bologna, l’entrata è stata un po’ dura, non volevano farci entrare solo perché mancavano 5 minuti alle dieci».

Superati i controlli della sicurezza, i visitatori che hanno scelto di esserci, all’inaugurazione, sciamano lungo le vie del sito, stupiti e straniti dalle grandezza degli edifici. «È tutto mega – ci dice Mariella arrivata da Como insieme al compagno – siamo curiosi di essere all’apertura». Il primo edificio che si apre davanti agli occhi di chi arriva dall’ingresso Ovest – Triulza è il padiglione Zero, curato da Davide Rampello e progettato da Michele De Lucchi, quello che introduce al tema dell’Expo milanese: «Nutrire il Pianeta, Energia per la vita». Un paio di scatti per immortalare il momento poi si corre lungo il Decumano, la principale via del sito espositivo su cui si affacciano i 54 padiglioni. «È un evento mondiale, non potevamo mancare – ci dice una mamma arrivata da Arezzo col marito e le sue due figlie – abbiamo comprato il biglietto il 29 marzo scorso».

«È una bella festa – le fa eco il marito – il giorno inaugurale è bello esserci». «Ho comprato il biglietto dieci giorni fa – dice Giovanni che arriva da Mantova – volevo provare il brivido dell’inizio. So che ci tornerò, perché oggi è impossibile vedere tutto ma oggi volevo esserci». Nessun intoppo o lamentela, finora, per i collegamenti coi mezzi pubblici mentre ai tornelli cominciano le prime code. «Mezzi pubblici perfetti – ci dice Alan che vive a Londra – sono alla mia quinta Expo, sono felice di essere qui. Ho fatto una fila molto lunga e la sicurezza però non è molto valida».

«Ci siamo meravigliati per il collegamento coi treni – ammette Mariella arrivata da Como – per ora è andato tutto benissimo». Negli occhi dei visitatori la voglia di scoprire un sito di oltre un milione di metri quadri. Nel bene e nel male ne hanno sentito parlare tanto in questi sette anni, da quando nel 2008 Milano si è aggiudicata l’Expo battendo la rivale turca Smirne. Ora è sotto i loro piedi, intorno a loro. Li diverte perdersi tra vie e viuzze che separano i padiglioni dei 144 Paesi che siedono alla grande tavola di Expo, guardano curiosi questa festa che ha ospita la creatività di architetti, designer e artisti. In questo bailamme di suoni e colori da tutto il mondo, il dispiegamento delle forze dell’ordine è ingente. Ma è una presenza discreta.

Anche perché dopo due ore dall’ingresso dei primi visitatori inizia la parte ufficiale, quella dei discorsi del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, del commissario Giuseppe Sala, del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, del presidente della Lombardia Roberto Maroni. Quelli, però, si terranno al chiuso della Lake Arena, mentre fuori il mondo si siederà alla tavola di Expo. 

Manca qualche rifinitura. Appare stanco ma sembra sereno: il commissario Unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, è arrivato all’inaugurazione dell’Esposizione universale. «Tutto a posto? Insomma qualche rifinitura ancora manca ma la metteremo a posto in questi giorni» ha detto ai microfoni di Askanews. C’è comunque soddisfazione per l’afflusso di pubblico e, soprattutto, Sala guarda ai passi avanti fatti nell’ultimo periodo. «Visitatori tanti – ha aggiunto il commissario – stavo guardando le immagini di un anno fa e adesso sembra incredibile, lavoriamo ancora un pò, ma credo che tutti saranno contenti». La sfida è ufficialmente cominciata.  

Il Padiglione Italia a Expo 2015 è completo in tutte le sue parti per le quali era prevista l’apertura al pubblico. A fare il punto della situazione è stato il direttore generale dello stesso Padiglione Italia, Stefano Gatti, secondo il quale rimane da lavorare solo al primo dei quattro piani fuori terra di Palazzo Italia, quello dedicato agli uffici a disposizione delle Regioni. Quanto alla terrazza, verrà aperta già per questo fine settimana, mentre l’auditorium sarà operativo soltanto a metà maggio. «È assolutamente normale per una Esposizione universale che all’apertura non ci sia tutto pronto al 100%, in media mancano quattro o cinque padiglioni, quindi essere a questo punto, con tutti i padiglioni aperti, è già un record», ha detto Gatti. 

Sono la Costa d’Avorio e il Congo-Brazzaville i due Paesi che hanno voluto accompagnare l’inaugurazione di Expo 2015 con la presenza dei loro capi di Stato e di governo. Sono presenti, oltre ai rappresentanti del governo italiano, anche 23 ministri stranieri di cui quattro dalla Francia.