Toscana

Al via la nuova serie di Report curati dall’Osservatorio delle povertà e delle risorse di Caritas di Firenze

“La pandemia è stata una sfida per tutta la società e lo è stata anche per le Caritas diocesane d’Italia che, quasi da un giorno all’altro, hanno dovuto riorganizzare completamente i propri servizi e hanno registrato un aumento e una trasformazione delle situazioni di bisogno”, afferma Giovanna Grigionireferente Osservatorio Caritas, nel sottolineare come questa situazione di emergenza sia stata però anche “l’occasione per mettere in campo misure nuove”.  

“Il Covid-19 – prosegue la referente – ci ha poi insegnato come ognuno di noi sia chiamato ad una responsabilità individuale, che può fare davvero la differenza nell’aiuto del prossimo e nella costituzione della rete territoriale. Perché se una cosa è certa, è che nessuno si salva da solo. L’unico antidoto a questo virus, come ci ha ricordato anche l’Arcivescovo di Firenze, il Cardinale Giuseppe Betori, è quello della ‘cura’, un elemento che ogni giorno viene portato avanti da Caritas, col suo stile pedagogico, che vede la persona al centro e che prevede la presa in carico integrata dei soggetti”.  

“Le testimonianze raccolte in questo Report – fa notare ancora Riccardo Bonechi, direttore Caritas Firenze – ci mostrano come una corretta lettura dei bisogni ed una tempestiva rimodulazione degli interventi, possano donare sollievo a coloro che si trovano nel bisogno. Nelle parole dei beneficiari troviamo infatti da un lato la difficoltà e dall’altro la speranza ritrovata”. “Nei prossimi mesi – prosegue Bonechi – saremo quindi chiamati ad impegnarci ulteriormente per migliorare le nostre risposte e per rafforzare la rete sul territorio”. “E per far ciò – conclude – sarà necessario intervenire in maniera ancor più coordinata, senza limitarsi a tamponare l’urgenza, cercando misure in grado di prevenire lo scivolamento nella povertà di nuove fasce della popolazione”. 

Lo studio dell’Osservatorio Caritas 

L’ultimo studio condotto dall’Osservatorio delle povertà e delle risorse, uscito nel mese di marzo, metteva in luce come la pandemia avesse cambiato il volto della povertà nel nostro territorio, colpendo persone che già disponevano di un set minimo di risorse come l’abitazione e il reddito da lavoro. Ma se da un lato sono stati tanti gli utenti che per la prima volta si sono affacciati ai servizi Caritas, dall’altra è cambiato anche il “volto delle risposte”, come racconta l’undicesimo Report, attraverso testimonianze dirette dei fruitori. 

Tra le risposte attivate da Caritas, il Fondo diocesano di Solidarietà Emergenza Covid-19, istituito con decreto Arcivescovile del 6 giugno 2020, con lo scopo di intervenire in favore di quelle famiglie e singoli che si sono trovati in difficoltà per aver perso il lavoro a causa della pandemia.

Dopo quasi un anno dalla sua costituzione, sono stati erogati 281.500€. Contributi che hanno sostenuto 197 persone o nuclei familiari, di cui 156 nel secondo semestre del 2020 e 41 nel primo trimestre del 2021. Per quanto riguarda il profilo dei beneficiari, i dati ci dicono che delle 197 pratiche approvate, 90 sono state relative a italiani e 107 a stranieri, di cui 28 persone single e 169 nuclei familiari, spesso con minori a carico. 

Un’altra misura messa in campo nei mesi dell’emergenza, è il progetto “Non soli, insieme, in cammino 2020”, in collaborazione con Gi Group e Spazio Reale, strettamente legato al Fondo di Solidarietà. Considerato che la gran parte dei richiedenti operava nell’ambito della ristorazione e dei servizi turistico ricettivi, e dato che le restrizioni per queste categorie lavorative si sono prolungate nel tempo, Caritas ha così pensato che fosse necessario offrire un’ulteriore modalità di sostegno, attraverso l’attivazione di una borsa di lavoro rivolta a 15 soggetti tra quelli che si sono dichiarati disponibili a ricollocarsi nel mondo del lavoro orientando diversamente le proprie professionalità e competenze. 

Anche i giovani, sono stati al centro dell’interesse di Caritas Firenze, che ha sempre dimostrato una particolare sensibilità e attenzione verso i ragazzi, tra i cardini della sua mission. “Il progetto Covid-19 e adolescenti: uno spazio di confronto”, è stato pensato dalla diocesi ed avviato nel mese di settembre 2020 nei due vicariati di Porta San Frediano e di Sesto Fiorentino-Calenzano, per fornire un aiuto concreto ai ragazzi e a chi opera con loro (catechisti, animatori, educatori, insegnanti), ai genitori e alle coppie in difficoltà. Il progetto è nato a seguito della maturata consapevolezza che, se da un lato i bisogni psicologici stavano aumentando a causa della pandemia, dall’altro, a causa delle crescenti difficoltà lavorative ed economiche, sempre meno persone potevano permettersi l’accesso a studi privati. 

Ma le risposte di Caritas alle nuove esigenze, non si fermano qui. Il Coronavirus ha fatto anche emergere la necessità di un supporto psicologico. Tanti gli utenti dei Centri di Ascolto, che hanno evidenziato anche questo bisogno: adulti, famiglie, genitori in difficoltà nella gestione dei figli o con minori con urgente bisogno di presa in carico. Per questo è nato “In Ascolto”, servizio attivato da qualche settimana. Il progetto, in collaborazione con SINODIA, Associazione di psicologi professionisti, prevede di attivare, a sostegno delle famiglie, vari punti di ascolto nella diocesi suddivisi nella zona di Firenze, Chianti, Empolese, Mugello e, non appena le condizioni legate al Covid-19 lo permetteranno, attività di socializzazione e laboratori a supporto dei ragazzi. 

Per ulteriori approfondimenti e per le testimonianze dirette dei fruitori dei servizi Caritas, è possibile scaricare il report su: www.caritasfirenze.it