Vita Chiesa
Al santuario di Montenero la Messa per la festa della Patrona della Toscana
«Tale atteggiamento devozionale – ha proseguito Betori – non può ridursi a un tradizionale segno che avviene una sola volta l’anno, ma deve tradursi in un quotidiano atteggiamento di chi è consapevole di avere Maria come “modello”».
Betori ha indicato nell’«ardere della fiamma perpetua sulla lampada posta davanti all’effige di Maria» il desiderio ardente di chi vuole «vivere nella realtà, con uno sguardo sempre attento ai bisogni dell’uomo contemporaneo che ci è accanto, condividendo tutto ciò che il suo cuore desidera. L’andare verso le “periferie”, per recuperare un’immagine cara a Papa Francesco, significa indirizzare tutto se stessi verso l’umanità ferita dell’altro, con quello sguardo che sa inserirsi in quello di Cristo per il peccatore. Non basta tuttavia immergersi nella realtà; il nostro andare deve essere costantemente proiettato su Cristo, su colui che, quando tutto crolla, rimane nella nostra vita non come apparenza, ma come evidenza».
L’offerta dell’olio per la lampada è stata fatta quest’anno dalla diocesi di Pescia, che si è recata a Montenero con il pellegrinaggio diocesano