Toscana

Al Meyer un bambino palestinese di due anni, ferito, si è ricongiunto con la famiglia e sarà curato

Arrivato la notte scorsa, dovrà essere curato per le conseguenze di un’esplosione

Il Meyer torna ad accogliere un piccolo originario della Palestina, con la mamma e due fratellini. Un altro fratello, accompagnato dal padre, era già stato curato nei mesi scorsi presso l’ospedale pediatrico fiorentino. Il bambino, arrivato la notte scorsa, ha appena due anni e dovrà essere curato per le conseguenze di un’esplosione: il trauma gli ha provocato una emorragia e crisi epilettiche che non rispondono ai trattamenti farmacologici.

Il ricongiungimento familiare di questa notte è stato reso possibile nell’ambito di un programma di assistenza umanitaria del governo italiano. La sua famiglia, insieme ad altre, ha lasciato la Palestina, ha attraversato il valico di Rafah per entrare in Egitto e da Il Cairo è volata in Italia a bordo di un velivolo dell’Aeronautica messo a disposizione dal Ministero della Difesa. L’arrivo a destinazione è stato reso possibile dalla Cross e dalla Prefettura di Firenze. Come accaduto in occasione degli altri corridoi umanitari, il Meyer si è attivato per accogliere il piccolo e la famiglia: ad attenderlo, come sempre, ci sarà anche un mediatore linguistico messo a disposizione dalla Fondazione Meyer per agevolare la comunicazione con i medici.

Ora il piccolo è ricoverato in Neurologia e dovrà essere sottoposto a una serie di accertamenti per decidere il suo percorso terapeutico.